Amare Tradire, un’esperienza ineluttabile

Questo libro mi ha trovato sui banchi di un Master in Marketing, un posto inconsueto si direbbe, ma la relatrice lo citava per incitare l’aula di giovani neo laureati a tradire percorsi già noti, costellati di aspettative altrui, per avventurarsi alla ricerca di ciò che davvero anima le nostre passioni.

Amare tradire, di Aldo Carotenuto (1933-2005), psicoanalista, docente di Psicologia della personalità all’Università di Roma, è una vera e propria apologia del tradimento, che analizza questo inquietante aspetto della vicenda umana in tutta la sua complessità. Tradimento: una parola tremenda, che pure, se intesa nel suo significato profondo, contiene quel “doppio movimento” proprio delle lingue più antiche che attribuiscono significati opposti a parole derivanti dalla stessa radice linguistica (Significato opposto delle parole primordiali – Karl Abel).

“Diciamo ad esempio che un traduttore ha tradito il pensiero di un autore, o un intervistatore il pensiero di un intervistato, e insomma lo ha travisato, lo ha falsato. Altrettanto legittimamente diciamo che un gesto ha tradito il pensiero nascosto di chi lo ha compiuto, insomma lo ha rivelato, ci ha detto la verità. Il falso come tradimento, dunque, l’autentico come tradimento”.

E da questa prospettiva il libro, capitolo dopo capitolo, affronta la dinamica del tradire e dell’essere traditi lungo l’intero arco della vita: dal tradimento perpetrato dal genitore nei confronti del bambino, in cui presto si matura la consapevolezza di essere stato atteso ”diverso” da come realmente è, a quello che si compie all’interno del rapporto di coppia dove, se al desiderio di tradire corrisponde un’insaziabile sete di conferme, l’essere traditi offre il vantaggio di rinnegare i propri desideri di trasgressione e di sensualità. E ancora il tradimento di Gesù, grazie al quale si  realizza la sua missione di redenzione, fino al tradimento della malattia e della morte.

“Ogni fenomeno che concerne l’universo umano – la crescita, l’amore, la creatività – si deve confrontare col suo lato oscuro, con la sua morte, per scoprire che, forse, ciò che ci limita e ci tradisce è anche ciò che ci determina e ci svela”.

E prendendo in prestito tantissimi personaggi letterari, Carotenuto ci mostra che superare in modo “creativo” un tradimento non è per nulla garantito: soltanto alcuni, misteriosamente, attraversano l’ignoto di questo cammino e ne tornano più vivi, più capaci di stare nella vita. Sono quelli che possono approfittare dello squarcio di luce che li ha folgorati attraverso le ferite aperte,  che li rendono infinitamente più umani nella coscienza della propria individualità e nel tentativo di realizzarla.

“Se fossimo disposti ad assumere consapevolezza dell’illusorietà di certe nostre pretese, la delusione si trasformerebbe in disillusione, che è esperienza diversa. La disillusione, come qui la intendiamo, porta a un depotenziamento della paura di soffrire e a un proporzionale aumento della capacità di gioire: ci si abbandona con più fiducia e pazienza alle alterne vicende della vita. Non si vede più in esse il segno di una maledizione personale ma il mistero di qualcosa di più vasto che non può andare interamente secondo i nostri piani né può rispondere al nostro pieno controllo. Prendere dimora di questa consapevolezza […] è il contrario esatto che percorrere infinite volte l’impervio e tortuoso sentiero indicatoci dalle nostre illusioni”.

Un ritorno alla realtà, insomma, e alla libertà della scelta.

“Se l’uomo fosse libero non avrebbe bisogno di tradire; eppure è altrettanto vero che se l’uomo non fosse libero non potrebbe tradire”.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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