che maschera indosso oggi?

Febbraio, mese di San Valentino e di Carnevale. Mi viene spontaneo portare l’attenzione sulle maschere. Il carnevale, che ha origini antichissime, era un momento in cui, attraverso il gioco che la maschera permetteva, chiunque poteva diventare per un po’ una persona diversa.

Ecco che il povero diventava ricco, l’uomo diventava donna, l’ordine si sovvertiva, in un festeggiamento collettivo e liberatorio.

Il punto è che noi indossiamo maschere ogni giorno. Più siamo “tutti d’un pezzo” e più abbiamo attaccata al viso quella maschera, così incollata da non renderci conto nemmeno più che ci sia.

Cosa voglio dire? Provo a spiegarti.

Dentro di noi abbiamo tutto, una quantità di sé che spaziano in una gamma vastissima di comportamenti umani. Ma nel corso della nostra crescita finiamo per privilegiarne alcuni. Sono le parti di noi che portiamo più frequentemente nel mondo e tramite le quali veniamo identificati dagli altri.

Abbiamo scelto, da bambini, di preferire quelle parti che ci facevano stare meglio nel nostro ambiente di riferimento. Che ci facevano sentire amati, protetti o che, semplicemente, ci permettevano di sopravvivere.

Ma una volta adulti cosa succede? Che abbiamo represso tante altre parti e che ci riconosciamo solo in quelle scelte da piccoli. Solo che queste parti rinnegate non sono sparite. Esistono dentro di noi. E premono, premono, premono… questo ci causa tanti conflitti interiori e con gli altri.

Non è, questa, la sede per dare soluzioni e indicazioni (ti indicherò nelle note un testo per approfondire), ma intanto ti propongo un gioco per questo mese. Il gioco di “cambio la maschera”.

Cosa succederebbe se uscissi di casa un po’ diversa dal solito? Per esempio potresti essere una donna che si trucca tutti i giorni, anche per portare fuori la spazzatura. Come sarebbe fare una camminata nel tuo quartiere senza trucco?
Oppure potresti portare sempre i capelli sciolti: e se oggi ti facessi una coda di cavallo?

Se sei uomo, vale lo stesso: potresti indossare una cravatta se non lo fai mai, oppure cambiare il taglio della barba o scegliere un maglione di un colore diverso dal solito.

Insomma scegli qualcosa che sia un po’ fuori dal tuo ordinario, che riguardi come ti presenti “esteticamente” al mondo. Concediti di sperimentare e di goderti un po’ questi nuovi panni, come se fosse carnevale e stessi indossando una maschera. E poi raccontami l’effetto che fa 🙂

Ti abbraccio!

 

Note: per approfondire, puoi leggere “Tu ed Io” di Hal e Sidra Stone.

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