Qualche anno fa decisi di frequentare il Master in counseling gastronomico di Zuleika Fusco ( Centro Avalon – Pescara). Un percorso di formazione che ha cambiato in maniera radicale la mia relazione con il cibo, il mio modo di mangiare e cucinare, scardinando abitudini non corrette e portando nella mia vita il piacere nelle sue diverse forme. Ed è proprio in questo periodo, andando alla ricerca di qualche libro che accompagnasse questo mio processo di consapevolezza, che mi sono imbattuta in “Afrodita: racconti, ricette e altri afrodisiaci” di Isabel Allende pubblicato in Italia nel 1997 da Feltrinelli. Un libro che, sfogliandolo, sembra un incrocio tra un manuale sulle caratteristiche degli alimenti e un libro di ricette ma solo leggendolo ti accorgi che è un vero e proprio invito a riscoprire il piacere e il lato giocoso della vita, attraverso l’arte culinaria e l’erotismo.
“Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l’amore che ho lasciato correre… non posso separare l’erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. “
Questo è ciò che ha ispirato l’autrice nel suo progetto bibliografico che l’ha condotta nel mondo della cucina, degli amanti, alla ricerca di storie e leggende di altri paesi, studiando le proprietà dei cibi, in particolare quelli afrodisiaci. Un progetto che ha coinvolto il suo amico Robert Shekter a cui ha affidato i disegni di ninfe e satiri, presenti nel libro, sua madre Panchita Liona da cui ha preso le ricette sperimentandone nuove, amici e conoscenti a cui ha chiesto di assaggiare le pietanze e di raccontarne gli effetti. Insieme avevano il compito di scoprire la lista di cose che rendono più piacevole la vita amorosa e in generale la vita e tutti sono arrivati alla conclusione che il cibo era in cima a questa lista.
Ma non solo, Allende riconosce che il piacere di vivere non passa solo attraverso la gola ma necessita di riscoprire il lato lussurioso in ognuno di noi:
” Nel resto del mondo la sessualità è indizio di buona salute, stimola la creatività ed è parte del percorso dell’anima; non viene associata a colpe e segreti, perchè l’amore sacro e quello profano sgorgono dalla stessa sorgente e si presume che gli dei gioiscano del piacere umano.”
Eros e cibo strettamente connessi, e quando si incontrano ciò che ne deriva sono piatti deliziosi che possono solleticare i nostri sensi ma anche l’immaginazione. E lo sa bene Allende che ai sensi dedica interi paragrafi:
” La congiura degli aromi… Morire di profumo… A prima vista … Etichetta… Con la punta della lingua “
Cio’ che colpisce è lo stile linguistico che l’ autrice utilizza riconoscendo il potere evocativo del linguaggio, strumento importante per stimolare il desiderio e l’eros. Pur usando termini sessuali e racconti di pratiche “particolari “, non scende mai nel volgare anzi il suo libro risulta gradevole nella lettura e accattivante. Basta dare uno sguardo ad alcune ricette con cui conclude la sua opera.
Melanzane dello sceicco:
Antica ricetta stimolante che tutti i grandi amatori
devono assolutamente conoscere
Zuppa di carote:
Ricetta araba che è ancora la preferita tra gli uomini
che aspirano a distinguersi nell’arte amatoria.
Bomba dei caraibi:
Questa ricetta è abbondante per due persone
ma va benissimo per una piccola orgia
Charlotte degli amanti:
Piena zeppa di afrodisiaci
Ricette semplici ma che promettono nuove esperienze emotive grazie ad ingredienti di base, facili da reperire e alla portata di tutti ma soprattutto afrodisiaci, capaci quindi di “sortire effetti”.
Insomma un chiaro invito a riscoprire il piacere, portando nella nostra vita quel pizzico di magia non solo sulla tavola ma anche tra le lenzuola !!!