“Come un respiro” di Ferzan Ozpetek

Cari liberfili ci sono periodi dell’anno che ci invitano a scegliere in modo diverso, avvertiamo la necessità di sperimentare il nuovo, di assaporare un pizzico di follia .

Forse la nuova stagione ormai alle porte o forse per l’intenso periodo appena trascorso, così alcuni di noi si sono trovati a voler giocare un po’ anche con i libri. Vi sarà capitato di acquistare alcuni testi perché catturati dal titolo, dall’immagine o i colori della copertina e sentire che erano in perfetta sintonia con il momento.

Sperimentiamo quella sensazione che oscilla tra curiosità e rischio, si rischio, perché potremmo rimanere delusi oppure scoprire l’inaspettato. D’altronde la vita ogni giorno ci consente di sperimentare questa altalena di emozioni, quante cose avremmo perso se non avessimo rischiato.

Conquistata dal titolo e da una Istanbul degli anni sessanta, mi sono ritrovata a leggere, l’ultimo lavoro del famoso regista e sceneggiatore Ferzan Ozpetek: “ Come un respiro”.

Nel suo stile ci racconta un “thriller dei sentimenti”, un segreto tesse le fila di questo romanzo, svelato a sei amici in una domenica di fine giugno. Felici di trascorrere una giornata qualunque a casa di Sergio e Giovanna, nessuno di loro avrebbe mai immaginato di essere spettatore di eventi che lasciano per un attimo senza respiro; a volte proprio l’ordinario nasconde qualcosa di straordinario.

Il grande orologio appeso accanto al frigorifero segna le undici e mezzo. Tra un’ora arriveranno gli ospiti, se così si possono chiamare gli amici di una vita.”

Una casa testimone di un legame che unisce e divide allo stesso tempo due sorelle: Elsa e Adele Corti, per entrambe si apre la porta dei ricordi e inizia il viaggio a ritroso della loro vita, trasportati dal passato al presente, da Roma a Istanbul, dalle lettere di Elsa alla voce di Adele in un’atmosfera nostalgica.

Cara Adele, non so nemmeno perché torno a scriverti. Forse lo faccio per me stessa. Il tuo silenzio mi ferisce, ma non mi ferma.” “ Tua sorella”.

Eppure qualcosa le ha allontanate per sempre. Cosa? Adele non può più aspettare.

Il sole già basso sta colorando l’orizzonte di rosa fra non molto tramonterà. Ma il tempo nell’appartamento si è fermato. Nessuno guarda più fuori: gli occhi di tutti sono concentrati soltanto su di lei, questa donna segnata dall’età, dall’espressone esausta eppure tenace. La sua storia chiede di essere ascoltata.”

Ogni storia merita di essere ascoltata, reale o inventata, non importa; chissà che si celi un messaggio per noi, proprio lì dove non avremmo mai immaginato.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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