Festa della donna, celebriamo il Femminile

Si avvicina l’otto marzo e come ogni volta c’è chi festeggia, chi ne approfitta per concedersi ciò che durante l’anno non si concede, chi sostiene che la donna vada celebrata tutti i giorni… Ogni ricorrenza muove dentro a ciascuno qualcosa di diverso, come del resto tutti i rituali collettivi fanno.

Vorrei cogliere invece lo spunto della festa per riportare l’attenzione sull’energia femminile che è dentro di noi. Dentro noi donne, ma anche dentro gli uomini, sebbene con volumi diversi.

Sì, perché il rischio che corriamo è quello di valutare un po’ troppo esteriormente, e di considerare il femminile come qualcosa che riguarda gli abiti, il trucco, le pose più o meno eleganti e più o meno seducenti.

Invece c’è di più, molto di più. Ci capita di avvertirlo, a volte. Un presentimento, una sensazione improvvisa, quella voce dentro che ci dice: questa strada non è la tua.

Spesso però soffochiamo tutto. La mente, che ci hanno insegnato fin da piccole essere più importante di tutto il resto, comincia a lavorare e crea pensieri che spesso sono dominati dalla paura. E lì, non crediamo più in ciò che realmente sentiamo.

Ecco, ci siamo arrivati… sentire. Un  verbo che coinvolge, se ci pensiamo, molti sensi.

Sentiamo col gusto, con l’udito, sentiamo col tatto. E dove mettiamo il “sesto senso”?

Mi piacerebbe se, con la scusa della Festa della Donna, prendessimo un momento per ascoltare il femminile in noi. In silenzio, quiete, in ascolto della nostra pancia. Senza fare nulla, senza dire nulla. Stare così, semplicemente, qualche minuto.

E farci una carezza, alla fine.

Mi occupo molto di pelle, nel mio lavoro con la cosmesi ecobio. Da questo osservatorio privilegiato colgo che uno dei problemi principali è che non l’ascoltiamo e spesso per questo non la accettiamo. Il contesto in cui viviamo ci spinge a questo. La buona notizia però, è che possiamo recuperare il contatto con noi stesse (e con  noi stessi) e così facendo chiarire i nostri bisogni. Il corpo seguirà questa intenzione. A piccoli passi, potremmo stupirci di come cambiano la nostra attenzione, il nostro benessere, se ci concediamo silenzio, ascolto, accoglienza di quello che arriva.

A piccoli, piccolissimi passi. Ma con una meta chiara: stare bene. Il Bell’Essere.

 

 

 

 

Condividi...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Categorie

Commenti recenti

Da Avalon Giornale

Tag

Archivi