“Il giorno in più” per sorprenderci

Confesso di essere tra quelli che hanno un pregiudizio nei confronti di Fabio Volo scrittore, ma “Il giorno in più” è un libro dal sapore così fresco e dolce, come la panna che incontra il cioccolato in una tazza fumante, che è un peccato rinunciare a tale voluttà. Un romanzo perfetto per questi giorni pervasi di magia, in cui c’è voglia di romanticismo e di credere in un lieto fine.

La storia racconta di Giacomo, un giovane uomo proiettato in una vita piena di impegni lavorativi e-non, che servono a trascorrere giornate veloci, sempre uguali, in cui gli affetti sono quelli di sempre e le relazioni sentimentali hanno la data di scadenza bene in vista.

Nulla, dunque, sembra poter turbare questo equilibrio così fluido in superficie, finché una mattina in tram Giacomo non si accorge della presenza di una ragazza e l’incontro con lei diventa una specie di l’appuntamento fisso.

“L’incontro quotidiano con la ragazza del tram era una delle cose più emozionanti delle mie giornate. Il resto scorreva come sempre. Quei minuti sul tram erano limpidi, una finestra su un altro mondo. Un appuntamento colorato. Nessuna persona che facesse parte della mia vita, o semplicemente della rubrica del mio telefonino, aveva la possibilità di emozionarmi di più di quella misteriosa sconosciuta. Ero attratto da lei. Ma pur provando una sincera curiosità nei suoi confronti, non mi sono mai avvicinato.”

E proprio quando Giacomo finalmente si fa coraggio, Michela, la ragazza del tram, si trasferisce all’estero..

Inizia così per il protagonista un viaggio all’inseguimento di un sogno, un gioco meraviglioso che dura dieci giorni, con regole precise, grazie al quale Giacomo e Michela si sentiranno finalmente liberi di esprimersi e di rischiare dentro quei confini tracciati per le strade di New York.

Ma nel giorno in più si cela l’inaspettato…

Un libro carico di serendipità, di quella qualità che si sente ma non si tocca e che ci fa credere che la vita non sia solo un fatto meccanico e assodato, ma ci insegna ad andare per il mondo come i principi di Serendippo, tre personaggi di una deliziosa favola persiana che compiono un viaggio di iniziazione durante il quale «continuavano a fare scoperte, per accidente e per sagacia, di cose di cui non erano in cerca».

“La cosa importante è ciò che mi ha insegnato. Lei non era e non è il mio tesoro ma gli strumenti per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada.”

L’augurio per il nuovo anno è che possiamo rompere qualche vecchio schema che non ci rappresenta più, stabilire le regole che ci consentono di giocare, credere che dietro le curve della vita ci sia un giorno in più che ci riserva sorprese. Buon anno!

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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