La fiducia e la polvere fatata

“Abbiate cura di credere alla bellezza della vostra vita, è difficile che non sia bella, è veramente difficile”  Franco Arminio

Ho notato questa citazione qualche giorno fa leggendola sulla pagina social di un’amica, poi ieri sera l’ho trovata nuovamente tra i post di un’altra cara amica… uno spunto importante…mi soffermo a riflettere sul suo contenuto intenso.

Mi colpisce subito la parola credere, ovvero avere fede, confidare nel fatto che la vita ci offre l’esperienza del Bello, che trovo si possa declinare in moltissimi, forse infiniti, modi. E con “credere” non intendo convincersi di ciò concettualmente, oppure sforzarsi di dar spazio alla parte più ottimista in noi ed indossare sempre quei famosi occhiali rosa.

La soddisfazione, la pienezza, la fatica, l’entusiasmo, direi a volte anche l’esaltazione, per questa esperienza di vivere è il risultato di tanti opposti: sia una giornata soleggiata, luminosa e frizzante che una fredda, monotona e scura possono suscitare in noi sensazioni molto vivide.

E sono certa, ascoltando abitualmente i vissuti più intimi di tante persone, che oltre le apparenze, non esista una vita più semplice, leggera, priva di ostacoli o di motivi di sofferenza, o più fortunata…!

Una costante è decisamente la molteplicità delle esperienze e dei conseguenti pensieri, stati d’animo, reazioni fisiche che soggettivamente si generano.

Penso che con un atteggiamento aperto e presente, tutto quello che semplicemente i nostri sensi sono in grado di farci arrivare possa ispirare meraviglia: una melodia che ci emoziona toccando in noi angoli nascosti, uno scambio di sguardi che ci fa sentire compresi ed in sintonia con l’altro, un sapore adorato che incontriamo inaspettatamente in un piatto preparato per noi, un odore che ci rievoca un luogo o un periodo carico di sofferenza e la nostalgia che nasce sentendo aromi legati a persone molto accudenti; così come la sensazione esaltante di venire sfiorati da qualche centimetro della pelle di chi amiamo, o accarezzando un amico quadrupede…

Allo stesso tempo tante sono le circostanze faticose, impegnative o persino dolorose che solitamente la vita ci mette di fronte.

La cura a cui riferisce il sensibile scrittore citato sopra, credo consista nel mantenere la fiducia, ancor più nei momenti difficili, che la vita è una grande opportunità e che siamo noi a scegliere la qualità della nostra esistenza, più spesso di quanto ci può sembrare.

Per cui spesso potrebbe essere importante portare nel vivere quotidiano un atteggiamento tenace e costruttivo, anziché farci sommergere dalla più “facile” passività e chiusura, per diventare poi scettici, sfiduciati e finanche diffidenti verso tutto e tendenti alla lamentela.

Sì, in alcune circostanze occorrono una grande volontà e costanza per ascoltarci, stare con noi stessi, e ricordare con chiarezza l’enorme valore della vita.

Per contattare inoltre quelle parti nel profondo, che sanno distinguere l’essenziale del nostro vivere…ciò che diamo per scontato perché sempre davanti ai nostri occhi, può diventare davvero prezioso e irrinunciabile, per cui vale la pena esserci in ogni istante…forse questo può contribuire a sviluppare la coscienza che la nostra vita è bella.

Molto probabilmente leggendo questo, la nostra mente con grande rapidità farà un elenco, invece, di tutto ciò che ci manca per definirla bella e sapremmo trovare tante spiegazioni logiche per definirci insoddisfatti, stanchi, poco felici.

Inevitabilmente questi pensieri ci allontaneranno dal percepire il corpo e i nostri magnifici sensi, quindi sposteremo l’attenzione dal momento presente e dai tanti dettagli intrisi di Bello, che potrebbero ampiamente partecipare alla lista di ciò che abbiamo e possiamo.

Ma avere fede riguarda il lato meno razionale in noi, che confida anche nelle eventualità inspiegabili, ma possibili, del vivere, e per le quali non esiste alcuna prova fornita dalla ragione e dalla critica dell’individuo

Affidarsi alla vita può significare concedersi di dare spazio a ciò che sogniamo, che ci sembra irraggiungibile in certi momenti, ma che seppur molto improbabile non si rivelerà impossibile!

Trovo purtroppo che sia frequente la paura di non essere all’altezza dei nostri desideri più grandi, così molliamo prima ancora di tentare.

Certo, indiscutibile è l’influenza dello scetticismo e del pessimismo sempre più diffusi nei contesti che circondano, e che ci sottolineano quanto, logicamente, certi obiettivi siano assurdi.

Osservando bene esistono però, vicino a noi, esempi eclatanti di chi con vera fiducia, ha creduto nella vita e nella sua magia, realizzando il proprio sogno, “l’assurdo” secondo gli altri.

Sì, continuiamo a confidare nella bellezza della vita e nel fatto che, certamente, si cela da qualche parte dentro ognuno di noi un Peter Pan che sostiene che:

“Tutto il mondo è fatto di fede e di fiducia, e polvere fatata”!

 

 

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Autore: Alessandra Caroli

È counselor relazionale ad indirizzo mediacomunicativo ed educatrice professionale. Per Avalon si dedica da anni ad attività di counseling, tutoring e organizzazione di eventi. Coordina le attività didattiche ed è parte del corpo docente della Scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione. Si occupa di counseling e formazione in contesti pubblici e privati, con un’esperienza decennale in ambito sociale, attraverso progetti di riabilitazione per la disabilità psico-fisica di adulti e bambini e di sostegno alle famiglie. Da sempre ama approfondire la conoscenza di luoghi e culture diverse, unendo quindi il viaggio fuori al viaggio dentro di sé. Con entusiasmo, attraverso la rubrica “Il punto di vista del counselor”, si occupa di sostenere e divulgare questo approccio alla crescita personale e di favorire nel lettore un ampliamento delle prospettive nell’affrontare la quotidianità.

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