La letteratura ha la grande capacità di descrivere epoche passate che tra le righe raccontano di un tempo vivo, così vicino a noi. Esistono grandi autori che hanno fatto della nostra cultura un vanto in tutto il mondo…Luigi Pirandello, nato il 28 giugno 1867 nella campagna italiana, presso Girgenti, conosciuta oggi come Agrigento.
Il teatro fu il suo amore originario, particolarmente intenso fra i venti e trent’anni, le delusioni per la mancata messa in scena dei propri lavori lo videro allontanarsi dal palcoscenico, per poi tornare in età più adulta.
Un premio Nobel per la letteratura nel 1934 lo ha consacrato come Accademico d’Italia.
Un letterato che non vive solo di ‘prime’, famosissima l’opera teatrale ‘Sei personaggi in cerca d’autore’, ma è proprio nei romanzi che mostra la sua estrema abilità di linguaggio, un genere letterario che ascolta e traduce in parole la sua Sicilia e il mondo piccolo-borghese…L’Esclusa, pubblicato nel 1901 sulla rivista La Tribuna e nel 1908, in volume.
Si legge tutto d’un fiato la storia di Marta, accusata di adulterio, vittima di una mentalità che nega non solo l’innocenza ma addirittura di potersi difendere pubblicamente.
Una società che giudica persone e situazioni, dimenticando che ‘nulla è come appare’; a volte si resta imbrigliati in cliché precostituiti, velando la complessità e unicità dell’essere umano.
Una profonda malinconia le stringeva la gola. Non pensava a nulla, e piangeva. Perché vago, ignoto dolore, pena d’ indefiniti desideri…Si sentiva un po’ stanca, non di spirito, ma nel corpo: stanca…
L’esclusione fonte di dolore, la paura di non essere accettati, di apparire diversi, ma esiste una possibilità, coltivare la via dell’autenticità, la costruzione o meglio il recupero di un sé spontaneo.
Marta crede in questa occasione, purtroppo per un tempo breve; cerca con dignità e coraggio di conquistare uno spazio di libertà e autonomia.
Non si vuol morire; sfido! Anche quando il cervello è annebbiato di pensieri, il corpo trova tanta ragione di godere: nella mitezza della stagione, in un bel bagno, d’estate; accanto a un buon fuoco, d’inverno’ dormendo, desinando, passeggiando. Gode e non ce lo dice. Quando parliamo noi? Quando riflettiamo? Solamente quando siamo costretti da cause avverse; mentre poi in quelle che ci danno diletto il nostro spirito riposa e tace. Pare così che il mondo sia soltanto pieno di mali. Un’ora breve di dolore c’impressiona lungamente; un giorno sereno passa e non lascia traccia…
Un libro che nella contemporaneità ci conduce alla resilienza, motore e valore per vivere giorni da protagonisti, consapevoli dei personaggi che ci abitano, l’uno indispensabile all’altro, ogni esperienza diventa così preziosa.