Parlarne tra amici

Non guardo le serie TV ma mi desta molta curiosità l’entusiasmo che suscitano in chi le segue con pazienza o voracità, a seconda che siano o meno uscite tutte le puntate. Così, mi è bastato scoprire che dal romanzo che sto leggendo è stata tratta la serie “Normal People” per scegliere di approcciare tutta la letteratura della sua giovane autrice dall’inizio.

“Parlarne tra amici” è il romanzo d’esordio di Sally Rooney, una scrittrice irlandese acclamata dal pubblico e dalla critica, classe 1991. Ha studiato al Trinity College di Dublino e negli anni universitari ha vinto i concorsi di dibattiti tra studenti su temi di attualità, diventando campionessa europea. Un’attitudine che le è tornata utile nella scrittura del romanzo che, infatti, è pieno di conversazioni ispirate a quelle intrattenute con i suoi amici, come lei stessa spiega nei ringraziamenti finali.

La storia si svolge nella Dublino dei nostri giorni dove Frances, la narratrice e protagonista, frequenta il terzo anno di università grazie ad una borsa di studio e coltiva le sue ambizioni di scrittrice. Lei e Bobbi, la sua migliore amica, si conoscono dai tempi del liceo, quando stavano insieme. Sono due ragazze brillanti che per motivi diversi, quasi opposti: Frances più timida e riservata, Bobby sfrontata e insolente, spiccano nel gruppo dei pari. In città, si esibiscono spesso in performance poetiche dal vivo e in una di queste occasioni conoscono Melissa, una giornalista di 35 anni che vuole dedicare loro un articolo, e suo marito Nick, che di mestiere fa l’attore ed è molto bello.

“Avevo detto a Nick che a me preferivano tutti Bobbi, ma non era proprio così. Bobbi poteva essere corrosiva e sfrenata in un modo che metteva la gente a disagio, mentre io tendevo ad essere premurosamente cortese. Piacevo sempre molto alle madri, per esempio. E siccome Bobbi il più delle volte trattava gli uomini con ironia e disprezzo, in genere finiva che piacevo di più anche agli uomini. Ovviamente su questa cosa Bobbi mi prendeva in giro.”

Frances è attratta da Nick, sebbene si ritenga troppo intelligente per innamorarsi di un uomo sposato, e Bobby, da Melissa, sebbene si ritenga troppo moderna e consapevole per farsi irretire dagli intrighi della gelosia. La trama del libro, in sostanza, si risolve nella dinamica tra questi quattro personaggi, ma questo non fa di “Parlarne tra amici” una commedia romantica né un libro sulle rivendicazioni di genere e sessuali.

Il tema principale del romanzo è quello dell’identità, che la scrittrice è bravissima ad indagare soprattutto attraverso l’intimità che si instaura tra i personaggi, i quali, via via che si va avanti con la lettura, emergono in tutta la loro complessità ed evolvono nelle vicende personali colorandosi di nuove sfumature.

“Parlarne tra amici” è un romanzo di formazione, perché riporta o proietta in quei momenti della vita in cui si ha la sensazione di dover compiere scelte cruciali che riflettano chi siamo; è un romanzo autentico e universale, come sempre sono i libri che trattano d’amore.

Una poetica finemente dichiarata dall’autrice nella citazione di Frank O’Hara che riporta all’inizio della narrazione:

“In tempi di crisi, dobbiamo tutti continuare a decidere chi amiamo”.

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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