Per il Covo dei Liberfili, Poesie in blue-jeans

Non solo narrativa al Covo dei Liberfili. Lo scorso 21 marzo (la Giornata Mondiale della Poesia) abbiamo presentato una carrellata di Poesie in blue-jeans: intramontabili, adatte ad ogni circostanza, confortevoli e che regalano un grande senso di libertà; proprio come un paio di jeans.

Leggere poesie fa bene, lo dimostrano i numerosi studi a riguardo che confermano come il nostro cervello riconosca la poesia come una musica e funzioni in modo analogo, producendo le stesse emozioni. Altri studi, invece, hanno messo in luce gli effetti benefici della poesia sul cuore, evidenziando che durante la lettura di alcune poesie da parte di mamme incinte, il battito cardiaco del feto aumentava.  Inoltre, è stato rilevato che con la poesia si attiva la parte destra del cervello, connessa con la memoria autobiografica, così da metterci in contatto con le esperienze, le sensazioni e le emozioni vissute.

Dunque, sembrerebbe che il nostro cuore e il nostro cervello siano capaci di riconoscere intuitivamente la poesia e trarne benessere.

A questo proposito, Federico García Lorca, nel 1934, presentando una raccolta poetica di Pablo Neruda allʼuniversità di Madrid disse:

“Io vi consiglio di ascoltare con attenzione questo gran poeta e di cercare di commuovervi con lui; ognuno alla propria maniera. La poesia richiede una lunga iniziazione, […] ma cʼè nella vera poesia un profumo, un accento, un tratto luminoso che tutte le creature possono percepire”.

Lo sa bene lo stesso Pablo Neruda, poeta e politico cileno, che sulla poesia e sulla sua capacità di produrre benessere disse:

“Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l’esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla”.

Allora, fidandoci della nostra parte intuitiva, vi raccontiamo del nostro incontro e delle nostre condivisioni affidando ciascuno dei poeti di cui abbiamo parlato ad un unico, potente verso.

Così, Alda Merini è la poetessa che fa della follia il suo manifesto:

“Sono nata il ventuno a primavera / ma non sapevo che nascere folle,/aprire le zolle/potesse scatenar tempesta”.

La semplicità di Wislawa Szymborska trasforma la dimensione del quotidiano in una dimensione universale:

“Ascolta / come mi batte forte il tuo cuore”.

La Signora dei Calzini, al secolo Alessandra Racca, e le sue immagini fresche e irriverenti ma anche profonde e misteriose, come i calzini che a volte spariscono:

“Perciò ho due calzini nuovi / in borsa, / uno bello e uno brutto, / due calzini perduti / in casa, / uno bello e uno brutto, / e ho il cuore terribilmente confuso”.

E poi, non poteva mancare l’omaggio a Gabriele D’Annunzio, alla sua vita e alla sua poesia, così inscindibilmente unite a rappresentare un’unica opera d’arte:

“Taci. Su le soglie/del bosco non odo / parole che dici / umane,ma odo/parole più nuove / che parlano gocciole e foglie / lontane. / Ascolta. Piove”.

E rimanendo in Abruzzo, il poeta dialettale Modesto Della Porta, un destino nel nome di questo personaggio “senza lettera” eppure così autentico:

“Che! Lu destine? E m’arivenne a ‘mmente / di quande Mammarosse certe sere / parlave de destine:“é gni lu vend, / – dicè – ‘n si vede e suffie, dà le stratte,/ t’accide, t’accarezze, è nu mistere!“ / Mo pe’ddu sold…e chi nen se l’accatte?”

E ancora, Joyce Lusso e le sue donne che si riflettono nella luna spezzata; Maria Grazia Calandrone e le immagini visionarie:

“la giornata è compiuta, se ho lasciato una riga di bellezza / su un foglio bianco, o in uno sguardo umano”.

E infine c’è chi prende la scorciatoia della poesia per aprire una finestra dentro sé, e da lì guardare fuori. Grazie al coraggio di cui ci omaggiano sempre i poeti!

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Autore: Il Covo dei Liberfili

Veronica Casciani, Simona e Moira Di Naccio, una "sorellanza" nata frequentando la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione® (con Veronica almeno, Simona e Moira sono sorelle). Conducono presso la psicolibreria i Luoghi dell'Anima il Covo dei Liberfili, un incontro dedicato a tutti coloro i quali vogliono inoltrarsi in maniera insolita nelle pagine di un libro e nel cuore delle questioni della vita che racconta. Tra loro i libri sono diventati l'ennesima occasione di confronto e condivisione. Offrono specchi in cui riflettersi, conforto, esperienze che sarebbe impossibile vivere direttamente... Questo lo spirito degli articoli, non recenzioni, ma spazi aperti ai commenti di chi vuole aggiungere altre letture.

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