Posti strambi da vedere in Europa

Metti un’isola tropicale in Germania (sì proprio così). O una cattedrale in costruzione da anni in Spagna (no, non è la Sagrada Familia). O ancora una bella bevuta… anzi no, nuotata nella birra in Austria. Ecco, poiché i posti strani o quantomeno singolari al mondo ne sono tanti (sarà così, dai) il Guardian ha stilato una lista dei dieci più significativi, per ora in Europa. Eccoli qui, c’è da divertisti o da passare una giornata diversa (anche nel museo dei nasi in Svezia).

Allora, come italiani siamo abituati all’Italia in miniatura, forse senza sapere che esiste anche un Portugal dos Pequenitos, inaugurato nel 1940. Un posto, nelle parole del suo ideatore Bissaya Barreto: «Piccolo per noi ma grande per i bambini. E così reale». Si trova a Coimbra. A Mejorada do Campo, vicino Madrid, invece, c’è un tipo che si chiama Justo Gallego. Ha novant’anni e dal 1961, dopo essere scampato alla tubercolosi, sta costruendo una cattedrale con materiali di risulta, tutto da solo, come omaggio alla Vergine Maria. Se passate di lì un’offerta può aiutarlo a portare avanti il suo progetto.

E veniamo all’isola in Germania: è grande come nove campi di calcio e ci sono palme, fenicotteri e anche un’area per naturisti. La cittadina dove sorge si chiama Krausnick a una sessantina di chilometri da Berlino. Rimanendo “in tema” c’è il villaggio di Tarrenz, nei pressi di Innsbruck dove c’è un birrificio che permette di nuotare in vasche riempite di birra e acqua.

Per i maniaci della catalogazione si fa un salto in Belgio al Mundaneum, museo avviato nei primi del Novecento da Paul Otlet – avvocato e pacifista – che si mise in testa di catalogare poster, biglietti, cataloghi, quotidiani che trovava in giro. Oggi sono tutti ben ordinati e il posto è presentato come l’antenato di Google. Anche in Svezia, nel sud, all’università di Lund, sono affascinati dalla catalogazione, indirizzando l’interesse verso i nasi. Ecco allora la Nasoteket, l’Accademia del naso, con, in esposizione, i calchi dei nasi di svedesi famosi (e c’è anche un calco di “naso sconosciuto” dedicato ai “comuni mortali”). Dai nasi si passa alle sculture leggermente fallocentriche di David Černý a Brno nella Repubblica Ceca.

Un elenco di posti strambi lo è ancora di più con un festival di persone strambe che, vestite da Elvis, o da preti o suore o da ragazzo del latte si incontrano su un’isola della baia di Galway in Irlanda per divertirsi in onore della sitcom irlandese Father Ted. E’ il Ted Fest. Sì, strano forte! Bello strambo è anche il Palais idéal du Facteur Cheval nel comune di Hauterives in Francia: qui c’è un palazzo costruito proprio “pietra su pietra” da un postino del luogo che – secondo quanto da lui stesso raccontato al tempo, siamo a fine Ottocento – inciampò in una pietra e, notandone diverse dalle forme particolari e curiose nello stesso posto… cominciò per l’appunto a edificare questo palazzo che ha anche incuriosito artisti quali Pablo Picasso, André Breton e Max Ernst.

L’elenco si chiude con quella che è definita la città più “maledetta” d’Europa: Colobraro in Basilicata, della quale si raccontano episodi – a dire il vero più strambi che propriamente “maledetti” fra credenze popolari e altro. Fatto sta che sono stati bravi a trasformare il tutto in un evento dal richiamo turistico ad agosto fra teatrop, mostre, musica, balli e sagre (sempre indossando un amuleto preparato apposta, che non si sa mai!).

Qui il servizio del Guardian

(Nella foto: un’immagine del Palais idéal du Facteur Cheval)

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Autore: Alessandro Ricci

Pescara, 1974. Giornalista free lance, inizia con Il Messaggero Abruzzo nel 1994. Collabora nel tempo con testate regionali e nazionali, cura l'ufficio stampa per enti pubblici e privati in particolare nel settore viaggi e turismo. Nel 2007 avvia il progetto Borracce di poesia - La bici per il verso giusto. Il tutto nel segno della curiosità e della conoscenza.

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