Sai sorridere?

Quando le labbra si schiudono increspandosi e poi si spalancano mostrando i denti, ecco, quello è il momento in cui il corso della giornata si modifica, l’atteggiamento degli altri cambia, il cuore si apre e il cielo appare di un altro colore.

Tanto può un sorriso!

Eppure ne siamo avari, abbondiamo in rimbrotti, occhiatacce, toni aspri che, inesorabilmente colorano di nero il nostro e l’altrui umore, assorbendoci energie.

Al contrario, un sorriso l’energia la regala, insieme ad  uno stato di benessere e l’accettazione dell’altro.

A me che, qualche giorno fa, ho scritto “passerò il weekend a cercare il sorriso dentro di me”, la risposta suscita interesse, in quanto, per il “Così dentro, Così fuori”, se non sorrido fuori è perché non lo faccio dentro.

Qual è il motivo?

Riflettendoci, mi accorgo che, ancora una volta, deleghiamo all’esterno e  agli altri il compito di stamparci un sorriso sul volto e lo facciamo attraverso le “aspettative”.

Se ascoltassimo le nostre parole, ci accorgeremo di quante volte, in una giornata, appuntiamo l’attenzione sull’esterno, dicendo: “Mi aspettavo, mi sarei aspettato, non mi aspettavo proprio, avrebbe dovuto..”

Migliaia di volte.

Potremo, invece, iniziare a fare delle cose o a formulare pensieri dicendo: ” Faccio questo perché mi piace, quest’altro perché ne ho voglia, questo per gioco e questo ancora perché mi diverte tanto.”

Che cosa sentiremo dentro di noi?

Se ogni cosa che compiamo, è liberata dalla zavorra dell’aspettativa, allora il sapore cambia e il sorriso arriva spontaneo.

Smetto di scrivere un messaggio per ricevere una risposta, di fare un regalo per stupire o legare. Di dire “Ci tengo” per ricevere l’”Anche io”, di non esprimere o non chiedere per non fallire.

Di contro scrivo un messaggio assaporando la gioia di comunicare un mio stato d’animo, posto una foto per il piacere di condividere un’emozione, scrivo “mi manchi” per la felicità di aver compreso il valore che hai per me.

Ti dico “ Ti amo”e significa “Mi amo a stare con Te“.

Il sorriso  non è solo la manifestazione esclusiva dello stato dell’anima.

E, sopratutto, l’espressione della nostra volontà di cogliere la bellezza in ciò che accade e di ringraziare scegliendo di indossarlo, nello stesso modo in cui scegliamo un abito o un particolare monile.

Il Sorriso è un tatuaggio naturale che non provoca dolore e che non richiede la mano di terzi ma solo la nostra volontà.

Occorrono settantadue muscoli per fare il broncio e solo dodici per Sorridere.

Solo Dodici! Tanto ben-essere con poca fatica.

E allora.. SORRIDI!

 

 

Condividi...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Categorie

Commenti recenti

Da Avalon Giornale

Tag

Archivi