Stress natalizio: un piccolo rito.

Il Natale sta arrivando e, forse più di ogni altra festività, ci porta a contatto con molti aspetti di noi e della nostra vita. Per questo motivo mi sembra che sia un momento che o si ama o si odia, poche le vie di mezzo contemplate.

Forse perché, prima di essere una festa religiosa, il Natale è ormai diventato per noi italiani la “festa della famiglia”, e la famiglia, si sa, non è sempre un luogo di rose e di fiori.

C’è chi si trova a trascorrere queste giornate con parenti che non sopporta. C’è chi pagherebbe per poterlo fare, perché non li ha più. C’è chi si sente molto solo, perché malato o perché non ha una propria famiglia né amici con cui trascorrere i momenti di festa.

I motivi per stressarci a Natale possono insomma essere tantissimi.

Allora mi soffermerei a considerare la parola “Natale”, che deriva da ciò che per i latini era il dies natalis ovvero il giorno in cui è iniziato un evento importante e il suo successivo anniversario. Il compleanno, quindi, ma non solo: il giorno in cui è stata fondata una città, o in cui un sovrano è asceso al trono, e così via. Un nuovo inizio.

Mi piace arrivare a Natale con questa energia come obiettivo. Il Natale, che arriva poco prima della fine dell’anno, mette in un certo senso un punto e a capo. E’ un ottimo momento per guardarmi indietro e osservare tutti i successi ottenuti.

Sento già il pensiero di qualcuno arrivarmi: “ma io non ho conseguito nessun successo, la mia vita è un fallimento”! Caro amico o cara amica che stai pensando una cosa del genere, fermati un momento. L’anno è formato da 365 giorni e le piccole gioie quotidiane esistono per tutti. Pensiamo a “successi” solo in termini enormi, come un fidanzamento, un figlio, un nuovo lavoro… ma le nostre giornate sono piene, piene! di piccole cose che diamo per scontate e che però compongono il nostro incedere giornaliero.

Non è forse un successo aver sistemato il balcone con nuove piante che mi danno gioia a guardarle? Essere riuscita a dare un esame tosto, portarmi a casa il complimento di un’amico, aver fatto sorridere qualcuno che era triste, essere riuscita a gestire la rabbia l’ennesima volta che…? Siamo così bravi a ricordare i nostri fallimenti che ci perdiamo per strada i nostri successi.

Questo Natale, se vuoi, ti invito a compiere un piccolo rito. Scrivi una lettera a Babbo Natale indicandogli tutti  i motivi per cui sei degno e meritevole dei doni della vita. Nessuno tranne te la leggerà, quindi sii onesto, sii aperto e indica ogni piccolo motivo ti venga in mente.

La notte della Vigilia, mettila sotto il cuscino e dormici su.

Riponila e durante l’anno rileggila ogni volta che lo desideri. Il prossimo Natale bruciala e, se credi, scrivine un’altra.

Un caro augurio di felice Die Natalis.

 

P.S. come rimedi di emergenza… ti ricordo il Kit di emergenza anti-ansia!
nascosta


Foto da www.photl.com

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