Se anche tu, come me, patisci il caldo afoso, sappi che ti capisco e che siamo in numerosissima compagnia.
Il caldo è spossante, spesso ci appesantisce i pensieri, oltre che il corpo. Non abbiamo voglia di muoverci, non abbiamo voglia di lavorare… L’aria condizionata non è risolutiva perché spesso è a livelli troppo diversi dalla temperatura esterna, costringendo il nostro corpo ad un piccolo grande shock ogni volta che entriamo o usciamo da un negozio o da un ufficio.
Come gestire al meglio questo momento, se non ci è possibile semplicemente… andare in vacanza? 😀
Condivido 5 strategie che trovo utili e che, per me, rappresentano un autoaccudimento importante.
L’autoaccudimento è fondamentale, perché se non siamo noi a prenderci cura dei nostri bisogni, andremo chiedendo agli altri. Ma, non potendo essere sempre accontentati, spesso reagiremo come bambini e diventeremo tristi, o capricciosi. Potremmo cadere nel ruolo della vittima (“tu non capisci”!!!), e dunque facilmente troveremo i nostri carnefici.
In un ambito sociale come il nostro, dove siamo considerati a seconda delle nostre prestazioni, spesso non ascoltiamo i bisogni del corpo, perché abbiamo troppo da fare. Questo ha tante conseguenze: dal mangiare senza rendercene conto, al farci male perché non ci siamo accorti che stiamo esagerando con l’esercizio fisico, ma anche all’arrivare esausti a fine giornata perché pretendiamo di non tenere conto delle condizioni climatiche in cui ci muoviamo, scollegati come siamo dai ritmi naturali.
Quindi, ecco cosa faccio io per aiutarmi a superare i disagi che l’afa mi porta:
- Aromaterapia: l’olio essenziale di menta è rinfrescante anche nel diffusore. Mi regala una sveglia, maggiore concentrazione sul lavoro. Ne tengo una boccetta sulla scrivania del mio ufficio, pronta all’uso ogni volta che ne sento l’esigenza. Anche una boccetta di idrolato di menta da spruzzare sulle gambe mi dona un grande sollievo.
- Rallento e rivedo le priorità. Ci sono cose, nella giornata, che devono essere fatte. Ma cerco di valutare se ci sia qualcosa che posso rimandare, o delegare, o semplicemente svolgere con più calma. Prevedo tempi morti in più, perché so che non riesco a correre.
- Bevo molto, ma con qualche accorgimento. Intanto, mai acqua ghiacciata, che per lo stomaco è poco salutare. Poi, provo ad aromatizzarla. Se ne ho la possibilità, con una fettina di limone, o un rametto di menta fresca. Altrimenti, ci sono in vendita tisane da fare a freddo. Nulla poi vieta di realizzare normali tisane, farle raffreddare e poi berle fredde.
- Faccio pediluvi tiepidi con tanto sale, meglio se di epsom. Quando ho tempo, un bagno.
- Tengo presente le risorse dell’estate, quindi il godersi una serata fuori, i tavolini all’aperto, il mare (nel mio caso, ma va bene anche un parco o la montagna o qualsiasi angolo di natura ci sia dove vivi), i concerti… tutto ciò che amo e che d’inverno non è praticabile. Questo aiuta più di tutto!
Ecco qui le mie 5 strategie preferite. Le conoscevi già? Ne attui delle altre? Condividile nei commenti a beneficio di tutti noi afa-sofferenti!
Grazie Barbara per le strategie suggerite. Personalmente trovo molto sollievo nel passare acqua fredda sulle gambe alla fine della doccia. Prima lo facevo a caso poi ho scoperto che con movimenti dalla pianta del piede verso l’interno coscia si favorisce la circolazione (consigliato dalla mia fisioterapista).
Molto interessante Gaia, grazie della condivisione 🙂