“ L’amore è misterioso e bellissimo ci rende felici, ci dà speranza, ci permette di credere che l’impossibile possa accadere”.
Ognuno di noi ha la sua idea di amore o forse è ancora in cerca di una definizione. Esistono libri che ci accompagnano in viaggi audaci e profondi, in grado di mettere in discussione verità assodate, soprattutto se l’amore riguarda la relazione. Il futuro dell’amore di Dafne Rose Kingma, apre ad una prospettiva nuova, nella quale ogni relazione intima può offrire innumerevoli doni, se si è disposti a accoglierne i mille volti e soprattutto se si è pronti a vivere l’amore senza giudizio. L’autrice ci rivela
“ come può succedere che una coppia si dedichi a creare la relazione perfetta per trovarsi invece ad affrontare delusioni e sconforto quando non riesce ad arrivare alla meta irraggiungibile che si era prefissata.”
Spesso pensiamo che le relazioni debbano essere immutabili, debbano soddisfare tutti i nostri bisogni, Kingma ci invita a riflettere, ricordandoci che questo è l’amore che abbiamo conosciuto, legato alle convenzioni sociali, alle nostre aspettative.
“ Le relazioni sono un processo biologico, miracoloso, che non ha nulla di rigido. Proprio come ad ogni nuovo respiro noi inspiriamo ed espiriamo, anche i nostri collegamenti intimi hanno un ritmo biologico…Come il respiro, come il muoversi delle maree e delle stagioni, anche le nostre relazioni cambiano e si trasformano. Proprio come inspiriamo e espiriamo, le nostre relazioni intime hanno un’energia in entrata e un’energia in uscita: l’essenza stessa di ogni rapporto è il movimento. “
Sorprende sapere che esiste un’altra possibilità, conoscere quello che la nostra scrittrice chiama l’amore dell’anima che ci avvicina all’essenza e non alla forma, così conosciamo l’essere vivi, l’empatia, il perdono, il ringraziamento, caratteristiche che rendono le relazioni nutrienti sia se decidiamo di restare sia se decidiamo di andare via.
“ Il ringraziamento è l’anima che riconosce che tutto va bene, che la vita è un dono grandioso e bellissimo, che tutto quello che dobbiamo fare è portare noi stessi all’altare della vita con un profondo respiro di riconoscenza. Ringraziate.”