Non importa se il freddo è stato più pungente che mai e se c’è il picco influenzale; la luce che accarezza le giornate e ci restituisce i pomeriggi è inequivocabile: la primavera comincia a bussare alle porte dell’inverno, dei sensi e soprattutto dei nostri cuori. Si avverte nell’aria un fremito leggero, gli alberi sono apparentemente spogli ma le radici vibrano di linfa nuova, si avverte una sottile eccitazione, un’impazienza strana, un’urgenza indefinibile che a ben guardarla ha un nome ben preciso: vita.
Se l’inverno rappresenta il mondo interiore ed è il tempo della sospensione, della lentezza e della riflessione, la primavera rompe la tregua e ci riporta fuori, ricaricandoci di energie nuove, di vitalità e di voglia di fare. E’ il tempo dell’esuberanza, del dinamismo e dell’intraprendenza; si ha voglia di uscire dalla caverna per esplorare il mondo, di progettare e di realizzare. E il corpo conferma e si prepara: i sensi sono più acuti ed esigenti, gli odori inseguiti, i colori necessari, la pelle si distende e si rinnova pronta a incontrare la luce e a sfiorare, toccare, sentire, conoscere.
Dal punto di vista simbolico, tutto questo ci conduce al cospetto di Afrodite. Non al tempio naturalmente, ma al suo archetipo, un’energia psichica tra le più potenti e significative.Per comprenderne la portata è utile ricordarne la storia: Afrodite nasce già adulta dalla spuma del mare, è nuda, magnifica e già consapevole della sua bellezza straordinaria. Tutti gli dèi ne sono rapiti e pronti a sposarla, ciò nonostante viene costretta a vestirsi perché anche il Pantheon ha le sue leggi. Afrodite si adegua ma non perderà mai il gusto della libertà, della naturalezza e del gioco, anche rispetto alle regole e all’amore. La sua seduzione è potente perché non conosce paura ed è svincolata dal bisogno, è l’unica dea che sceglie in amore e quando ama lo fa in maniera totale ed alchemica. Sposa Efesto, il fabbro deforme, da cui nasce Arte, per insegnare agli uomini che la Bellezza rimane sterile ispirazione senza Concretezza e Disciplina; dall’amore con Ares, la Guerra, nasce Armonia, perché comprendessimo che l’equilibrio nasce dall’integrazione degli opposti.
Pur essendo la massima espressione della femminilità, Afrodite ha molto da suggerire sia agli uomini che alle donne. E’ passione, piacere, gusto per la vita e rappresenta la legge del “sì”. Ci rende aperti, curiosi, pronti al cambiamento e trasforma i timori in voglia d’avventura per godere di ogni aspetto dell’esistenza e gioire delle piccole cose. Il suo sussurro ci rende sensibili, ricettivi ed empatici, ci spinge a cercare piacere e bellezza e a intesserli nel quotidiano: nelle buone relazioni vissute in armonia, in una tavola ben curata o in un piatto speciale da gustare con calma, nelle essenze preferite, nei giochi d’amore o nell’attesa di un tramonto. Soprattutto ci riconduce all’amore per noi stessi. Afrodite è amata perché si ama e guarda il mondo con amore; è bella perché si nutre di grazia e bellezza e sorride gioiosa alla vita; è sempre ricercata perché sa accettare doni ed apprezzamenti, onorando il donatore; infine è magica perché sa valorizzarsi e riesce a trasformare i difetti in caratteristiche rendendosi unica.
L’energia di Afrodite sta iniziando a solleticarci da un po’, ebbene benvenuta tra noi. Quasi quasi mi viene voglia di fare una festa …
Per saperne di più:
Z.Fusco, Viaggio nelle Energie del Femminile, Om edizioni 2008
Bellissimo inno ad Afrodite…grazie e… forza festeggiamo!
😉
grazie a voi 🙂
belloooooooooo ,grazie
Grazie laura, lieta ti sia pia piaciuto 🙂
Bello!
La mia Afrodite è tornata a farmi visita con una vivacità inaspettata! Mi sento… frizzante!
eh sì … è proprio lei 😉
grazie stefi, solo leggere queste parole, mi fa vibrare….
grazie a te rina, la tua afrodite è già molto speciale, ti auguro di sentirla e di crederci sempre di più 😉