L’ estate è entrata a pieno titolo nelle nostre vite, con lei anche il bisogno di ritemprarci in compagnia degli amici di sempre: i libri. Per questo vi suggeriamo un inno silenzioso alla lettura e alla cultura con il romanzo “La libreria “ di Penelope Fitzgerald, del 1978, che narra la commovente storia di Florence Green, una donna vedova con un sogno: aprire una libreria in una piccola cittadina inglese degli anni cinquanta; un’impresa audace in un ambiente ostile.
Da subito il suo progetto incontra ostacoli.
La signora Gamart, ha piani diversi per l’edificio e mobilita l’intera comunità contro Florence. La narrazione prosegue tra sfide personali e riflessioni sulla fragilità dei sogni, accompagnati dal potere della determinazione e al tempo stesso dalle vulnerabilità spesso silenti.
Un testo celebrativo dei libri e della lettura. Attraverso Florence, Fitzgerald esprime l’amore per la letteratura e la convinzione che i libri possono arricchire e trasformare le vite. L’introduzione di titoli controversi come “ Lolita” di Nabokov nella libreria di Florence sottolinea la possibilità di scuotere le coscienze e di sfidare le convenzioni.
Per ricordarci il potere della parola come strumento per denunciare, raccontare, sognare, sperimentare. Non a caso l’autrice è acuta, ironica, è capace di cogliere le sfumature delle relazioni umane e le complessità delle situazioni più semplici.
La tensione cresce man mano che Florence si scontra con le forze che vogliono farla fallire, portando il lettore a riflettere sulla resistenza al cambiamento e sulla capacità di un singolo individuo di fare la differenza. “La Libreria” è una storia di resilienza e passione, di sconfitta e speranza.
Penelope Fitzgerald, con la sua profonda comprensione della natura umana, ha creato un’opera che celebra la forza dei sogni e l’importanza di lottare per ciò in cui crediamo.
“ I libri sono come amici, non li si può scegliere. Bisogna accettarli per quelli che sono”.