Cari liberfili, questa volta vi proponiamo una lettura che apre una finestra sulla mente di chi vive sospeso tra sogno e realtà, e forse anche uno specchio per chiunque abbia sentito, almeno una volta, lo stesso struggimento.
Ci siamo così affidate alla penna di Fëdor Dostoevskij,maestro indiscusso della psicologia umana. Ci regala con “Le notti bianche” un piccolo gioiello che, pur nella sua brevità, racchiude una profondità inaspettata.
Ambientato nelle notti di San Pietroburgo, il romanzo ci introduce nel mondo di un sognatore solitario, che vive più nei suoi desideri che nella realtà. Il protagonista privo di legami, trova rifugio nella sua fantasia, evitando un confronto autentico con il mondo.
L’incontro con Nasten’ Ka rappresenta una speranza di cambiamento; per un momento sembra poter realizzare i suoi sogni, ma riuscirà a vivere questa opportunità,o meglio la possibilità di vivere un rapporto autentico, accettando la realtà per quella che è, senza idealizzarla? Un’opera di profonda riflessione sulla fragilità umana, sull’incapacità di molti di affrontare la realtà e sulla sofferenza che spesso accompagna chi vive in bilico tra sogno e modo reale.
Un libro che ci rimanda a quel senso di equilibrio nel cercare la giusta misura, ricordandoci l’importanza del continuo dialogo tra sogno e realtà, così da poterle accogliere nella vita.