Strategie di auto-amore

Se c’è un argomento che torna e ritorna nelle conversazioni tra amicizie e nei setting, è l’amore per se stessi.

Certamente si tratta di un processo complesso, che non troverà certo esaurimento in questo mio breve articolo. Quello che però desidero fare è mettere sul piatto un paio di idee che spero siano utili a guardare la situazione self love da un punto di vista un po’ più articolato e, perché no, spostarci un po’ dalla visione che abbiamo in questo momento.

Intanto ho scritto che si tratta di un processo, perché nello svolgimento della nostra interiorità niente è definitivo. Questo significa anche che possiamo tirare un sospiro di sollievo, sapendo che gli alti e bassi sono normali, e che anzi ci servono per ricalibrare il nostro equilibrio sulle basi di ciò che la vita ci sta proponendo.

Niente infatti è eternamente uguale a se stesso, così neanche noi. Dirci “sono così non posso cambiare” significa darci da soli lo stop verso qualsiasi tipo di evoluzione.

Cominciamo quindi a percepirci come esseri con una propria natura individuale, certo, ma con la capacità di effettuare piccole e grandi trasformazioni. Questa apertura ci apre a mille possibilità.

Osserviamo poi come trascorriamo le nostre giornate e notiamo se stiamo dedicando un po’ di tempo a fare qualcosa che ci piace. Può essere qualsiasi cosa: cucinare, leggere, fare un certo tipo di sport, ascoltare musica, ballare, uscire con amici, vale tutto.

Potresti domandarti a che serve questo nell’economia dell’amore di sé. Ebbene, serve tanto, perchè se stiamo lontani da ciò che ci dà gusto, se non apportiamo piacere alle nostre giornate, saremo sempre concentrati su emozioni più pesanti, e tenderemo ad alzare il volume della critica verso noi stessi. In più, solitamente fare qualcosa che amiamo ci assorbe e ci appaga. Difficile che trovi spazio il rimuginio dei pensieri se siamo assorti in un’attività per noi piacevole.

L’autostima, infatti, aumenta in misura commisurata a quanto sappiamo rispondere ai nostri bisogni. Ricorda un momento in cui hai fatto qualcosa di davvero soddisfacente per te, ricorda quella sensazione di aver dato a te stesso quello di cui sentivi davvero il bisogno, che fosse una pausa di qualità o un’azione audace. Rivivilo, riassaporalo e senti che fa parte di te e che puoi attingere di nuovo da lì.

Adesso cerca di notare se riconosci i tuoi successi. So che, se parlo di successo, mediamente una persona si immagina qualcosa di grande, come aver comprato casa o cambiato lavoro in meglio. Questi grandi obiettivi certamente vanno celebrati, ma quello che ti sto proponendo è di accorgerti dei piccoli obiettivi che raggiungi ogni giorno. Un esempio? Aver cucinato per tutta la famiglia un pasto buono. Aver risposto con educazione e fermezza ad un collega troppo invadente. Aver trovato il tempo per mezz’ora di passeggiata ed averla goduta dall’inizio alla fine. Aver ricevuto un sorriso per aver fatto un complimento. Gli esempi sono infiniti.

Spesso non diamo peso a queste cose, considerandole “piccole” e poco importanti. Ma in realtà è di questa pasta che sono composte la maggior parte delle nostre giornate. Un limite che potrebbe ostacolarci, in questo senso, è il nostro perfezionismo. Potremmo pensare, di qualsiasi nostro successo, che non ci voglia niente, che lo possano fare tutti o anche meglio.

Smettiamo di paragonarci, pensiamo l’imperfezione è parte fondante dell’esistenza e che a nessuno è in realtà richiesta, tranne quella che ci richiediamo, un po’ assurdamente, da soli.

Quando il perfezionismo coglie anche me, mi piace ricordare che l’imperfezione è in realtà veicolo di creatività, come quando sbaglio una ricetta e la correggo in corso d’opera creando qualcosa di nuovo e di gustoso che, senza quell’errore, non avrei realizzato.

Per oggi mi fermo qui. Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensi di queste strategie, se le conosci e le applichi già e come stai in questo momento. I commenti sono a tua disposizione. Nel frattempo, ti auguro tanto amore.

 

 

Foto di Jackson David su Unsplash

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2 thoughts on “Strategie di auto-amore

  1. Enrica Corso

    Grazie Barbara per gli spunti di riflessione. Coltivare questa prospettiva che proponi mi aiuta a dare gusto alle giornate.

    Reply

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