Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Madre?

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Piccolo Ade

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Dettagli che mi sono rimasti impressi di due sogni di questa notte:   1°Sogno: Sono ad una cena in un ristorante, mi alzo per andare in un'altra stanza forse per comunicare con la mia Lei al cellulare. Dapprima mia madre mi blocca e con fare di rimprovero mi ammonisce per non essere ancora andato a trovare mia nonna in ospedale e quindi di farlo, lì per lì ammetto con me stesso di essermene dimenticato, ma credo d'aver reagito dicendo no per il modo in cui mi è stato imposto. Oltrepasso lei e con la sedia è un mio allievo (che alleno) a bloccarmi la strada, un ragazzo che all'apparenza sembra minorenne vista la statura, cordiale e ipocondriaco. In qualche modo, forzando la sedia, mentre lui sorride e cerca la mia attenzione, mi svincolo e vado verso quello che sembra l'ingresso. Qui ho il cellulare in mano e credo di star avvisando la mia amata che c'è anche questa situazione di mia nonna per me da affrontare. Poi vado nelle cucina dove ci sono mia cugina e mia zia che preparano da mangiare in modo direi assai goffo ma con entusiasmo. (note: Ho penasto a mia madre come genitore interiore o Grande Madre (nel cui caso visto il suo sguardo accusatorio mi ha un po' spaventato). Mia nonna, madre di mia madre, non è più viva, e nella realtà è descritta come forte e con un energia che trascina; mi ha fatto pensare alla mia patriarca. Il ragazzino con viso di bambino mi ha fatto pensare sia al bambino interiore ma forse più a quello capriccioso che non mi fa passare e che, ipocondriaco, crea problemi dove non ve ne sono. Poi informo la mia Lei di questa situazione dolorosa, quindi una mia vulnerabilità credo.) 2°Sogno: Sto facendo fare un esame ai bambini miei allievi. La cosa è preparata male ed io non riesco a stargli dietro e a seguirli. La penna per valutarli non scrive, manca il materiale, aiutanti ecc. Mi sento in colpa per il modo austero con cui non sto dedicando loro attenzioni. Verso la fine però riesco a riprendermi notando come la data non fosse quella decisa per l'esame, quindi tiro un sospiro di sollievo e dico a tutti loro che si tratta comunque solo di una prova.    


Piccolo Ade

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Errata corrige *mi ha fatto pensare alla mia Matriarca.


ClaRo

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Ciao :-) Se fosse il mio sogno... Nel primo sogno mi colpirebbe il fatto che c'è una nonna malata in ospedale che non sono andata a trovare e che c'è un ragazzino ipocondriaco (ossessionato dalle malattie) che mi blocca la strada con una sedia: nel leggere mi sono addirittura chiesta se quella sedia fosse a rotelle da tanto che ho avuto la sensazione di "malato" e di "bloccato". Questa forte sensazione sulla malattia/disagio mi farebbe chiedere a me stessa che rapporto ho con il dolore. Voglio evitarlo (non andando in ospedale dalla nonna malata)? Ho paura che mi blocchi (ragazzino con la sedia)? Mia madre (genitore interiore?) mi ammonisce di non fuggire dal dolore (vuole che vada dalla nonna malata) ma a me questa sembra una imposizione, una costrizione, così dico di no e trovo anche il modo di "svicolare" dal ragazzino ipocondriaco sulla sedia che vorrebbe attirare la mia attenzione, ritornando verso l'ingresso (ingresso... abitudine iniziale/consolidata? ... schema di sé primari sviluppatosi al mio "ingresso nella vita"? ...). Telefono alla mia Lei, cioè per affrontare il dolore ho bisogno della mia parte femminile, della mia intuizione, sensibilità, accoglienza, ma soprattutto della mia Strega che conosce i misteri della vita e della morte e che non è spaventata dal dolore. Questa parte femminile mi nutre (zia e cugina che preparano cibo). Nel secondo sogno, se fosse il mio sogno, i miei bambini (le mie parti bambine) sono sotto esame. Il mio io adulto prende la cosa molto sul serio ed è a disagio perché nulla funziona "come si deve" e gli strumenti "di valutazione" (valutazione come giudizio o valutazione come discernimento?) non funzionano: la penna non scrive (non riesco a esprimere valutazioni nette?) manca il materiale (non ho regole di riferimento?) ecc. Mi sento in colpa nell'essere austero... poi vedo che non è la data dell'esame vero e quindi posso rilassarmi e far rilassare i bambini dicendo che è solo una prova (prova come scherzo/gioco/cosa "non seria" o prova come preparazione a un evento?). Mi chiederei, se questo fosse il mio sogno, che rapporto ho con autorità, regole e "confini". Grazie di questa condivisione, spero qualche spunto sarà utile.


Piccolo Ade

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Molto utile, grazie!


Valerio Ivo Montanaro

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Ciao Piccolo Ade, se fosse il mio sogno mi interrogherei su quanto il mio femminile matriarcale incide nelle mie relazioni e sulla spontaneità con le quali le affronto. Mi chiederei inoltre dove le mie insicurezze (ragazzo ipocondriaco) mi conducono quando sono in relazione con una persona. Nel secondo sogno mi chiederei quale tipo di atteggiamento ho nei confronti delle mie vulnerabilità e delle mie insicurezze. Un caro abbraccio Piccolo Ade e buona vita! :-)


Piccolo Ade

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Grazie Vale 😉


Barbara Righini

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Se fossero i miei sogni vedrei un collegamento tra come scanso il me-ipocondriaco che richiede la mia attenzione e come mi pongo davanti ai ragazzini, cioè in modo austero. Mi chiederei quindi che rapporto ho con le mie paure, e penserei che la buccia di banana sta nel fatto che se non le accudisco, mi irrigidisco e divento austero. Noterei anche che mi rilasso se so che "non è una prova vera" e dunque mi domanderei anche che ruolo hanno nella mia vita l'ansia da prestazione e il giudizio. Noterei come tutto questo possa essere influenzato dal rapporto che ho con l'autorità (non faccio le cose per il tono con cui mi viene chiesto). Penserei anche che ho una matriarca da accudire e riconoscere per trasformarla e coglierne i doni. Grazie, mi risuona molto, un abbraccio.


-- Barbara

Piccolo Ade

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Grazie Barbara!


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