Ti racconto il mio Sogno / Sogni / La conferenza e il concerto

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starchild

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Sto per recarmi ad un concerto. Mentre percorro a piedi la strada che mi porterà nel luogo dell'esibizione, mi colpisce che è tutto in salita, è una stradina in un parco dove qualcuno dietro di me dice esserci un campo da golf.  D'un tratto su un muretto vedo la mia trousse dei trucchi, sono sorpresa di vederla lì, do una rapida occhiata al contenuto ed è proprio la mia. Fulmineamente la metto in borsa e spero che le persone che mi seguono non pensino che mi stia appropiando di un oggetto non mio. Mi chiedo se mi fossi truccata prima, non l'ho fatto e so di essere uscita di casa con le prime cose addosso, ma questo non mi preoccupa e mi sento a mio agio. Sento il motore di un'auto, mi volto e riconosco una nota presentatrice con la troupe e capisco che è lì per il concerto. La raggiungo, ci salutiamo come se ci conoscessimo da sempre, e si unisce a me a piedi per raggiungere la sala dello spettacolo. Sento lo stupore delle persone dietro di noi, per il fatto che io persona comune conosca così bene una persona della televisione. Arriviamo sul posto dove c'è già molta gente seduta. Sento la presentatrice che mi accompagnava dire che forse il cantante non avrebbe presenziato, invece, con mia grande gioia era sul palco con il resto della band! Alcuni rivolgendosi a lui, dicono che ha risposto maleducatamente alle loro domande; io indago su cosa avesse mai detto e trovo qualcuno che mi porge un foglio dove aveva trascritto la frase incriminata; non riesco a leggere i caratteri ma capisco che è una frase provocatoria tipica delle sue. I toni si scaldano e temo che la band si alzi e se ne vada. Vado verso il palco e riconosco tra il pubblico una mia cugina, lei mi vede e noto che ha l'espressione di chi si sente in colpa e mi guarda smarrita. Le chiedo se sia stata lei a porre la domanda che ha scatenato il vespaio e lei annuisce. Io sono molto scocciata nei suoi confronti. Poi la presentatrice li manda ad esibirsi in una sala sottostante, mentre il pubblico sarebbe rimasto di sopra ad ascoltare senza poter vedere. Io sono delusa, tanto, ma quando sento partire l'attacco di "1969" sento la musica venirmi da dentro, come se la musica fossi io stessa, la delusione e tutto l'ambaradan precedente svanisce e comincio a tenere il ritmo battendo forte le mani su un banco difronte a me.


Valerio Ivo Montanaro

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Ciao Starchild, se fosse il mio sogno mi chiederei quanto mi sento legittimato a comparire in pubblico / espormi (trucco), trovandomi al centro dell'attenzione. Vedrei inoltre un grande aspetto di risorsa nel fatto che quando sono in armonia (brano intitolato "1969") con la musica che viene "da dentro" (cioè sono in ascolto di me stesso), ogni dubbio di "legittimità" e delusione svaniscono. Un caro saluto e buona vita :-) !


starchild

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Valerio, grazie :), il tuo se fosse mi risuona proprio come il brano del sogno. Un abbraccio!


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