Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Terremoto

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starchild

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Sono a Trieste(?) all'interno di una sala per conferenze. Con me ci sono il mio compagno, un'amica e alcune persione anziane. Guardo fuori dalla finestra e vedo la campana del campanile e gli ultimi piani di un palazzo oscillare vistosamente. Mi prende il panico. Dopo qualche secondo gli ultimi piani del palazzo crollano e vedo alcuni dei condomini precipitare dalle finestre. Scoppio a piangere e mi accorgo che sto pregando a voce alta e con me si uniscono altre voci. Noto che alcune persone che stanno assistendo al disastro non sembrano minimamente toccate dall'accaduto, e anche questo mi turba. Nella sala per conferenze intanto si comincia a parlare di come dare il proprio aiuto ai terremotati. Nel mentre mi accorgo di essere a Genova (?), ci sono su un tavolo delle olive strane, bianche, fatte a cilindro. Le assaggio, sono buone ma niente di particolare nonostante siano decantate come le migliori in assoluto. Nel frattempo tengo d'occhio un micio trovatello che ho portato con me, ha una giacchetta addosso e va a curiosare ovunque. E' bellissimo, ha due occhietti verdi meravigliosi, vorrei tanto occuparmi di lui ma so che non posso e a malincuore raccomando alla mia amica di prendersi cura di lui, facendole notare che ha una leggera infezione agli occhi e di farlo curare.


Zuleika Fusco

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carissima starchild, benvenuta nel forum :-) se fosse il mio sogno penserei di vivere un momento della mia vita in cui sento le cose un po' traballanti, incerte, dolorose. a questo reagisco oscillando tra emozioni fortissime (paura, dolore) e una sensazione di blocco, che non mi consente di agire. troverei che questo micetto rappresenta una parte di me istintiva e curiosa della vita, che si aggira non temendo le esperienze, ma è come se non sapessi come accudirla e dargli spazio. sostenerla nella sua crescita. penserei che i suoi occhi bellissimi, che guardano il mondo, non a caso portano un disagio. però, mi sento impossibilitata ad occuparmene e cerco chi possa farlo al posto mio. mi chiederei quanto mi capita nella vita di censurare i miei sani istinti... quanto la paura mi impedisce di fare? grazie di averci scritto e buon tutto :-)


starchild

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Grazie per l'accoglienza e per gli spunti :). Riguardo "quanto la paura mi impedisce di fare?" è il punto: mai prima d'ora in questa fase della mia vita, avverto una sensazione che prepotentemente sembra incitarmi a lanciare il cuore oltre l'ostacolo :), ma sono molto titubante perchè intravedo le soluzioni ancora ad uno stato "grezzo". Desidero davvero lavorarci sù con molta determinazione per consentirmi di crescere trasformando sciogliendo mano a mano le catene delle mie false sicurezze.


Zuleika Fusco

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allora tanta buona energia cara starchild! :-) darsi tempo è una buona strategia per compiere passi maturi e certi, senza produrre strappi e sicure di aver valutato varie opportunità. buon tutto 😉


starchild

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Grazie di cuore! :)


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