Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Sogno con alcuni elementi ricorrent
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ClaRo
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#0 2014-01-15 21:20:40 Questo è un sogno della scorsa settimana. Sono con mia madre nella sua casa di quando era sposata (i miei sono divorziati). La casa è una specie di attico in centro a Forlì, con stanze grandissime (elemento ricorrente) e numerose, mobili degli anni 70 ma che sembrano nuovi. Nella casa c'è più di una cucina (elemento ricorrente). Una di queste cucine comunica, tramite l'armadio a muro, con la camera da letto dei miei genitori e al suo interno è stato messo un lettino per usarla come camera da letto per me quando ero piccola (se avessi avuto bisogno di notte ero vicino a loro e di giorno mia mamma poteva fare i lavori di casa/cucina tenendomi d'occhio). Noto come questa casa sia diversa dalla mia e come mi dia un lieve senso di oppressione/straniamento, ma decido di andarci a vivere da sola per un po' perché so che ci sono "cose" che mi derivano dalla mia famiglia e che posso comprendere veramente solo se respiro consapevolemnte quell'aria ora che sono adulta. Nella seconda parte del sogno mia madre ed io usciamo di casa, è notte, piove leggermente, le strade del centro città sono strette fra i palazzi e semideserte (elemento ricorrente). Ogni tanto passa una persona che fugge a nascondersi. Sappiamo che ci sono gli extraterrestri che inseguono le persone in strada per ucciderle, ma se le persone entrano negli edifici sono in salvo. Per tutti gli altri, questi extraterrestri sono invisibili, ma io vedo le loro navi spaziali in cielo e i loro robot nelle strade e così riesco a evitarli e guido mia madre lontano dal centro, lontano dagli extraterrestri. Ci ritroviamo in una strada che si trasforma in uno sterrato e va verso l'aperta campagna. Proprio dove la strada lascia il posto allo sterrato, c'è un centro commerciale ultra-chic, bianchissimo, con vetrine molto illuminate, un porticato con colonne barocche... molto lussuoso. Sotto il porticato, in cui si affacciano tutti i negozi che ora sono chiusi, ci sono molte persone che si riparano dalla pioggia e degli estraterrestri. Ci ripariamo lì anche noi, sapendo che l'aperta campagna è un luogo più sicuro della città per poter fuggire dagli estraterrestri che potrebbero voler distruggere gli edifici cittadini per scovare le persone in essi nascosti. Voi che ne pensate?
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giancarla
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#1204 2014-05-07 12:53:15 se fosse il mio sogno mi verrebbe da pensare a un disagio che sto vivendo circa l'intimità e la paura dell'incontro con l'altro che non riconosco e vedo come estraneo (ET); che sono chiamata ad una trasformazione che concilierebbe le mie parti adulte con la mia bambina interiore ma anzichè andare verso la centratura, mi allontano e mi richiudo in me stessa; vorrei rifugiarmi come facevo da bambina e sapere che la mamma mi tiene costantemente d'occhio; penserei di aver bisogno di accudimento da parte dei miei genitori interiori, di cercare il mio centro e di lasciarmi andare di più, senza timore, alle emozioni... giancarla |