Ti racconto il mio Sogno / Sogni / «Ti ucciderò»
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Alysrazor
Posts: 1 |
#0 2014-04-28 12:16:53 «Ti ucciderò» Uso questo sogno per presentarmi al Forum. Era notte fonda quando tutto iniziò, il freddo era pungente e le luci dei lampioni erano tutte spente se non una, eravamo in una via a me conosciuta (li abita mia nonna), stavo parlando con delle persone che non avevano volto ma con cui stavo intavolando una tranquilla discussione quando all'improvviso dal nulla apparve una persona che io conosco molto bene: un (ex) amico con cui ho avuto per diversi anni un rapporto speciale, molto profondo e stretto dal quale però mi sono diviso anni fa per delle divergenze. Questa figura indossava un abito elegante quando tutto ad un tratto tirò fuori una lama da sotto la giacca e me la lanciò contro con uno sguardo assatanato, voleva uccidermi. Iniziai a scappare essendo disarmato, le persone che erano con me iniziarono anch'esse a fuggire impaurite da questa figura la quale subito dopo la lama tirò fuori un fucile da guerra e sparò un singolo colpo che mi sfiorò soltanto, tecnicamente non avrebbe dovuto essere niente di grave, eppure riuscì a provocarmi un dolore lancinante, un dolore che non mi permise più di ragionare, di mettere a fuoco ciò che avevo attorno, l'unica cosa che sentivo era la risata, la sua risata, la risata di questa persona che si faceva sempre più perversa e maligna. Continuai a fuggire per non so quanti metri che sembrarono Chilometri. Arrivai in città e decisi di prendere la macchina e di scappare, correndo non so come finì sulle rotaie del treno che percorre la mia città, mia madre era li con me, scesi dalla macchina però per farla allontanare e portarla in salvo per poter attirare l'attenzione dell'assassino su di me, riuscì a barcamenarmi tra le rotaie trovando un rifugio temporaneo in un passaggio laterale ove non vi erano rotaie, li però trovai una macchina impantanata, per metà sui binari, con una famiglia composta da una madre e due bambine, salì in macchina per aiutarle, riuscì a scastrare la macchina un attimo prima che il treno arrivasse per travolgerle. Mi allontanai dalla stazione con quella macchina, arrivato ad un certo punto dovetti però salutarle sapendo che con la mia presenza le stavo involontariamente mettendo in pericolo, decisi dunque di proseguire da solo ma l'unica cosa che ricordo, giunto a questo punto, era il pianto di una delle due bambine, molto bella e con i capelli lunghi lisci marroni di cui ricordo distintamente il colore, che piangeva il mio nome chiedendomi di non lasciarle da sole.
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Zuleika Fusco
Posts: 388 |
#1185 2014-04-29 10:02:27
benvenuto nel forum, Alysrazor. se fosse il mio sogno, penserei che in questo momento della mia vita, sto reprimendo degli aspetti di me che sono fondamentali per affrontare la quotidianità, come la parte sanamente aggressiva e la parte stratega. questi miei lati servirebbero non solo a godere di più della vita, a sbrogliare le situazioni, ma anche a proteggere le mie emozioni e le mie vulnerabilità, che sentirei compresse e in pericolo, visto che appaiono senza difesa rispetto agli urti che normalmente nel quotidiano possono arrivare. mi chiederei:
1. cosa mi spaventa all'idea di scendere più in campo?
2. da quando ho cominciato a giudicare la mia aggressività?
buon tutto e a presto
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