Ti racconto il mio Sogno / Sogni / autunno del patriarca (?)

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Ila

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Ho fatto una domanda se accordare fiducia a una persona. Risposta che ovviamente non ho capito... perchè non mi risponde con un biglietto sì o no??? grrr comunque un bel sogno. Sto in un appartamento affittato antico con pochi mobili ma dal soffito altissimo... sto seduta ad un tavolo con una mia compagna di scuola delle medie che fa la psicologa, è solare e allegra come è di solito e mi parla di progetti, montagne, vacanze. Mi alzo e penso che in fondo per darlo in affito agli studenti questo locale è un po' troppo antico e serioso. Cambio stanza e c'è un ufficio vedo dei miei colleghi che hanno messo dei banchi da scuola a cerchio chiuso con una persona immezzo, scherzano come bambini, uno sopratutto che è molto serioso mi saluta allegro e vivace, tra scherzi vari e risate si iniziano anche a tirare palline di carta tra di noi. altra stanza stavolta una specie di salone delle feste sempre casalingo con tavoli di legno: compare il mio professore che fa un discorso con un calice in mano, siamo tutti seduti ai tavoli ad ascoltarlo. Ad un tratto però avviso in lui un tremore  dissimulato immediatamente e si siede al suo tavolo. A mezza boccasento dirgli" questo è davvero grave!", mi alzo e gli chiedo come sta? cosa è successo?... nella sua debolezza si trasforma quasi in mio padre... e lui mi dice un capogiro e che per un attimo sulla sua sinistra, là, e indica il luogo, gli è comparsa l'immagine di una pantera nera. (un'allucinazione insomma). Ho un colloquio con una ragazza, sempre in questa casa enorme antica con tutte queste stanze... ci sediamo, lei è bionda con un abito bianco o comunque chiaro a fiori, alta, molto bella, delicata ma non debole, intelligente e arguta e molto di sentimento, mi parla della sua situazione e ricordo quale bellezza prigionasse la sua profondità, così profonda e sentiente da rimane schiacciata dal suo stesso sentire e delusa dal mondo.. ciò che mi ha portato mi aveva già dato l'idea che fosse me, una parte di me nel sogno stesso, perchè riusciva a esprimere quello che io non so dire di certi vissuti molto personali, tuttavia la sua essenza era così saggia e luminosa, profonda e pulita che non potevo non restarne incantata e trasformata io stessa. Durante il colloquio mi sono quasi accorta di  voler essere io il suo maschile, quella parte che voleva portarla a superare quella malinconia e ad affrontare il mondo. grazie e scusate la lunghezza...


giukia

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Se fosse il mio sogno penserei al rapporto che ho con le esperienze passate, che non mi  hanno dato stabilità "appartamento affittato, con pochi mobili" "il soffitto altissimo"  e le parole"antico e serioso" mi fanno  pensare ad un'atmosfera fredda e poco accogliente, priva di calore. "Sto seduta"  vuol dire sto ferma e ascolto la mia voce interiore  "compagna di scuola, psicologa, solare e allegra,parla di progetti, vacanze". Osservo gli altri giocare "colleghi... scherzano come bambini"  La pantera nera mi fa pensare alle mie ansie, al mio rapporto con il senso del dovere  altra voce ascolto seduta, altra sensazione di precarietà, niente è come sembra "il professore" si trasforma "in mio padre debole", sento che mi manca la protezione.  Di nuovo seduta e  ascolto con il sentimento la mia  parte nuova.  Un abbraccio Giukia


Ila

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Grazie mi risuona molto


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