Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Torre del Greco

Autore Contenuto
Uga

Posts: 2

Ciao! Vi racconto il mio sogno... Sono in viaggio per Napoli (città che non conosco), appena arrivata prendo l'autobus che mi deve portare dove devo andare. Non mi rendo conto, ma guardo l'orologio e sono passate già 3 ore e penso (o dico al vicino probabilmente) "certo però che dovevano essere solo 10 min di autobus e invece... certo che a Napoli è un casino prevedere quanto ci metti per andare in un posto... mamma che traffico!" Quando devo scendere riconosco una vecchia amica, mi avvicino, si toglie gli occhiali da sole e invece è un collega di dove lavoro (ma non esiste, non è reale). "Ma ciao! ma che fai qua... ah ma mi ricordo, tu sei di napoli, anzi no, mi pare di torre del greco, che ci fai qui..." "Ma guarda che qui SIAMO a torre del greco..." "Ma davvero...?" "Guarda!" e mi mostra il mare alla fine della strada. C'è acqua per terra, mi bagno i piedi e mi dice "Dai, ma che fai qua, ti bagni tutta.. sali su dai miei che li conosci" Qui classica scena di rientro in famiglia, tutti che si abbracciano e si baciano - in napoletano ovviamente 😀 Lui tira fuoi dallo zaino un sacco di aggeggi elettronico (telecamere, cellulari, mp3, macchine fotografiche, ma tantissimi, tipo borsa di Mary Poppins) e li distribuisce ai familiari come regali... io sono stupita, penso "ma dove li ha presi, ma fa il ricettatore?" Drin della sveglia.


Barbara Righini

Posts: 870

Ciao Uga :) se fosse il mio sogno penserei di essere in un momento della mia vita dove "mi lascio portare", non sapendo bene quanto tempo ci metterò ad arrivare. La destinazione, Napoli, mi fa pensare ad un posto che nell'immaginario collettivo è legato ad una certa elasticità e nonchalanche riguardo le regole, un posto molto solare e vivace, anche chiassoso. Penserei che, durante questo viaggio, in realtà mi trovo a "torre del greco". Se fosse il mio sogno mi soffermerei sulla "torre", che è un luogo dove "arroccarsi" e osservare dall'alto. Qui, invece di un'amica, trovo un uomo collega, e nel momento in cui mi bagno i piedi, la parte di me "collega" mi fa "salire" per evitare che mi bagni. Penserei a questa parte di me come ad un maschile piuttosto logico, fattivo, che considera scomode le emozioni (sali che ti bagni). Se fosse il mio sogno però mi chiederei se non sia un ladro. Se fosse il mio sogno quindi mi chiederei quanto spazio dò nella vita alla mia parte femminile e analogica, quanto ho paura di bagnarmi i piedi e vedrei come risorsa il fatto di interrogarmi sulla natura di ladro del mio collega, perchè forse comincio a riconoscere che "mi ruba" qualcosa. Grazie del sogno :)


-- Barbara

Zuleika Fusco

Posts: 388

se fosse il mio sogno, cara Uga, penserei che in questo momento non sono molto padrona delle situazioni, lasciando un po' che le cose avvengano e magari lamentandomi poi del risultato poco in linea con i miei bisogni. penserei che non sono troppo in contatto con la mia parte femminile (dimensione analogica, le emozioni) e che invece una parte maschile (fare e ragione) intraprendente e un po' traffichina mi guida nella vita impedendomi di bagnarmi, ovvero di essere più in relazione col mio sentire. mi chiederei cosa temo all'idea lasciarmi andare alle mie emozioni? mi preoccupa nella quotidianità far valere le mie ragioni? quante volte lascio fare, pur di non avere questioni? grazie del tuo sogno e un abbraccio 😉


Uga

Posts: 2

Grazie!


Contenuto