Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Estia mi viene in sogno
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Ines
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#0 2015-03-22 15:13:58 precede l'apparizione della Dea una specie di salone per feste per bambini... e li eravamo per il compleanno di mio figlio, Giorgio, per il quale erano stati invitati i suoi amichetti, che per nostra delusione non si fanno vedere..pare che il giorno prima ci fosse stato un altro compleanno, quindi i bimbi sono andati a quello e non sono venuti da Giorgio. Ero scioccata...frustratissima e non sapevo come impedire a giorgio la stessa emozione... arrivano pochi parenti miei, amici di lunga data anche, ma amichetti no. Ho l'impressione di vedere qualche mamma che passa davanti al locale come se x scusarsi... e finisce li. Ho l'impressione anche che ci fosse mio suocero, deceduto un anno fa, seduto e guardava e commentava cio' che accadeva intorno. A quel punto cambia la scena. Sono in una casetta semplice, all'aperto... campagna abruzzese, c'è una specie di cortile adiacente alla casa, in posizione laterale. Pavimento fatto di cotto rosso, quadrato, fatto a mano....io sapevo nel sogno che le mattonelle erano state fatte a mano. Ci sono altre persone con me.. poche.. sono italiane, sicuramente mia nonna, ormai deceduta da più di vent'anni. C'era anche mia madre, eravamo sedute intorno ad un tavolino all'aria aperta. Faceva un caldo gradevolissimo. Guardavamo verso la campagna, come se dovesse spuntare qualcuno. Ad un certo punto, si apre una porta che si affaccia sul cortile, vicino a dove eravamo sedute. Era un signore piccolino (non l'ho identificato pero'). In quell'istante vedo che sulla porta c'erano appese due immagini lunghe quanto una persona: erano due calchi di dei: un calco era Estia e l'altro era un dio armato. Uno accanto all'altro. Erano li per proteggere la casa. So che era un'abitudine, un rito locale. Erano due calchi fatti in bronzo, bellissimi. Il signore si accinge a togliere il calco maschile, se lo veste addosso come un'armatura, saluta Estia e se ne va. Poi rientra e appende di nuovo il calco maschile. Poi qualcuno preleva Estia, e poi la rimette sulla porta. Ad un certo punto, mia nonna e mia madre parlavano di cose che io non comprendevo...erano cose dette tra donne sagge, e mia nonna dice con soddisfazione a mia madre la seguente frase: "Ora che lui se n'è andato, lei puo' ritornare e restare"..... Era una verita' universale questa.... ho l'impressione che riguardasse me. Il "Lei" detto nella frase era "Estia", tant'è vero che appena proferita questa frase mia nonna guardò' Estia sulla porta. Il "Lui" non so chi fosse. Guardo con soddisfazione Estia... e finisce il sogno. Se fosse il vostro sogno? Grazie.
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Valerio Ivo Montanaro
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#1440 2015-03-23 08:56:02
Ciao Ines, se fosse il mio sogno penserei che il mio bambino interiore mi stia segnalando la necessità di essere riconosciuto, apprezzato ed accudito (la sua festa di compleanno è disertata mentre quella degli altri bambini no....ci si occupa più degli altri che di se stessi!). Accudire il bambino interiore è il compito di Estia e proteggerlo è quello del "dio armato" e del maschile. Un caro saluto e buona vita
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Ines
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#1442 2015-03-23 21:54:54 Caro Valerio, grazie infinite per la tua illuminazione....certamente in pieno... una condizione presente... Un abbraccio e a presto!!
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