Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Il ladro, la pianta, il pesce

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starchild

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Sono a casa dei miei genitori, è mattino e mi accorgo che la vetrata del salone è in frantumi, penso subito ad un ladro. Do un'occhiata alle altre stanze ma non vedo alcun segno d'infrazione e sembra non mancare niente. All'improvviso penso all'intrusione del ladro finchè ignari si dorme e questo mi provoca una sensazione di disagio profondo, inoltre non sono sicura di aver dormito a casa dei miei. Poi sono con una ragazza straniera che mi invita a casa sua. Vive in una zona che io non conosco se non per cattiva fama. Questa ragazza la vedo strana, un po' svampita ma ha un'originalità genuina e innocente. Io e lei siamo sdraiate una difronte all'altra, indossiamo solo biancheria intima ed è la stessa per entrambe. So che ho fatto l'amore con lei. Poi lei esce e io decido di prendermi cura di una piccola pianta decisamente sofferente di sua proprietà. Mentre preparo il terriccio per il vaso, mescolando sabbia e terra faccio un po' un disastro, la sabbia e la terra mi scivolano da tutte le parti, ma alla fine mi pare esca un buon lavoro. Poi lei è di nuovo con me, ha un pesciolino rosso a cui vuole cambiare l'acqua e mentre va a riempire la boccia, lo lascia sul tavolo. Io vado in ansia, le dico di metterlo in acqua in un recipiente più piccolo intanto, ma lei sembra non preoccuparsene. Decido di metterlo momentaneamente in un  vasetto e mi sento sollevata. Poi usciamo, nell'androne incontro un amico di mio figlio che indossa una maschera, io con una mano gliela sollevo e provo a baciarlo ma lui si ritrae e prendendomi sottobraccio mi porta in un punto meno in vista avvisandomi che il tizio che era appena passato (che io noto) è un ladro ed io collego di colpo con il fatto avvenuto a casa dei miei genitori.


Zuleika Fusco

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se fosse il mio sogno, penserei che nella vita c'è una parte di me che non ne può più di essere trascurata e che, pur di farsi notare, si insinua nei miei sogni sotto forma di ladro. viene cioè a rubare un po' di visibilità e di spazio, visto che altro non sottrae. penserei che il ladro è una parte più libera e istintiva, che non ascolto nel quotidiano, perchè al contrario porto sempre un lato gentile, disponibile al prossimo, ansioso e attento verso l'altro anche esageratamente. lavorerei per rimettere i confini con il mondo e per riportare un po' più l'attenzione sui miei bisogni. buonissima giornata :-)


starchild

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Il tuo se fosse mi tocca in profondità,in "c'è una parte di me che non ne può più di essere trascurata" sento risiedere la questione. Il fatto è che quando entro in crisi m'impantano di brutto, facendo una fatica immensa ad elaborare e trasformare le cose (senza a volte riuscirci peraltro). Non ce n'è, se rivolgo l'attenzione sui miei bisogni, mi sento spesso egoista non riuscendo ad individuare quel sano confine che tu mi indichi. E di nuovo pantano, insomma... Grazie di cuore per il tuo "se fosse" :)


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