Ti racconto il mio Sogno / Sogni / la Prigione

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Karate Kid

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Ciao a tutti, è tanto che non facevo un sogno del genere e sopratutto stranamente sono riuscito a ricordarmelo, quindi mi scuso da adesso se è molto lungo :) Per una ragione sconosciuta, mentre mi accingevo ad attraversare un ponte in auto, venni fermato da un poliziotto in moto. Senza giri di parole mi dice che ero in arresto e che dovevo scendere dall'auto ed aspettare arrivo dei suoi colleghi. Spaventato e contrario feci alla lettera quello che mi chiese e qualche minuto dopo un'auto della polizia mi scortò a casa. I poliziotti sorridevano. Mia madre già sapeva cosa era accaduto e quasi in lacrime mi abbracciò, invece mia nonna (morta da quasi 5 anni) mi donò 5€ e un pacchetto di sigarette aperto dicendo che mi sarebbero tornate utili. La pattuglia mi prelevò di nuovo portandomi in carcere, (io indosso una divisa arancione) all'interno trovai un gruppo di poliziotti in tuta che correvano in fila dentro l'enorme struttura. Confuso dalla situazione corro con loro, ma quasi subito una donna sorridendo mi riconosce e mi scortò nella zona destinata ai detenuti.Usciti dalla porta percorriamo una strada sterrata di brecce bianche delimitata ai lati da reti di ferro. Oltre queste reti si trovano dei campi coltivati dai detenuti. Arrivato all'area di detenzione venni subito salutato da un mio compagno di liceo (un ragazzo molto tranquillo che purtroppo non finì gli studi) con un bel sorriso. In questa "area" non avvertivo nessuna tensione e nessuno dei detenuti aveva atteggiamenti ostili, mi sentivo come se avessi scampato un gran pericolo. La sera mentre ero intento ad andare nelle docce, notai che una di queste stava andando a fuoco, ma seppur creava molto fumo nessuno si accorse di ciò. Temendo il peggio afferrai l'estintore situato alla parete vicina e spensi le fiamme, solo dopo alcuni prigionieri si resero conto del pericolo scampato. Dopo aimé mi sono svegliato. Cosa ne pensate?


Valerio Ivo Montanaro

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Ciao Karate Kid! Se fosse il mio sogno penserei che in questo momento della mia vita delle regole che ho interiorizzato (poliziotti) mi impediscono di esplorare e di uscire fuori dai miei soliti e consolidati schemi (non posso attraversare il ponte). Vista la situazione di "prigionia" il mio femminile (energia fluida che sa come sorpassare ostacoli e rigidità) viene in mio soccorso e mi accompagna fuori dal gruppo di poliziotti / regole, rendendo la prigionia meno dura e confusa. Inizio a questo punto ad avvertire la rabbia (fiamme) che questa situazione comporta. Un caro saluto e buona energia! :-)


Karate Kid

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Grazie Valerio


Zuleika Fusco

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caro Kid, se fosse il mio sogno, penserei che vivo la vita come fosse una prigione cui mi rassegno, e con il tacito accordo di tante mie parti (poliziotti sorridenti, mamma, nonna...), che tutto sommato si adeguano, cercando semplicemente di rendermi adeguato il vivere tra le sbarre. sentirei la doccia a fuoco come quelle emozioni che possono inaspettatamente riaccendersi, ma che metto a tacere attraverso un raffreddamento (estintore). mi chiederei allora quanto spazio ha nella mia vita la paura e quanto per questo tendo a esercitare un controllo, perchè niente mi colga impreparato. lavorerei invece per imparare a lasciare andare e a integrare quella parte di me che apprezza l'inatteso, cogliendone tutte le ricchezze. un abbraccio grande


Karate Kid

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Grazie Zuleika 😀


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