Ti racconto il mio Sogno / Sogni / Cosa facciamo?

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Valerio Ivo Montanaro

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Sono su un prato verde e vicino a me c’è una bambina di 7/8 anni, con i capelli lunghi, ricci e rossi. Una voce fuori campo mi dice che quella è la figlia di V. (un professore che gestiva il laboratorio di informatica e quello di elettronica di cui ho un ottimo ricordo). Sono felice di questa notizia e mi rivolgo alla piccola dicendogli “Ma dai! Lo sai che il tuo papà mi ha insegnato nel laboratorio di informatica? Era un mio professore!”. La bambina ed io siamo felici. Il sogno cambia scena. Sono a Parigi durante una psicovacanza Avalon. L’autista del piccolo pulmino a 10 posti sul quale viaggiamo, una donna francese, ferma il mezzo perché siamo arrivati ad una delle destinazione che vogliamo visitare. E’ circa mezzogiorno. Tra i presenti riconosco Zuleika, Alessandra e Marcella. Ci sono anche altre persone che però non vedo. C’è disaccordo su come gestire il tempo che abbiamo a disposizione. Zuleika vorrebbe andare subito a visitare un posto per poi lasciarci liberi, Marcella vorrebbe invece fare prima una trouvaille e poi andare al posto da visitare. Anche l’autista si intromette chiedendoci se può venire al cinema con noi. Cerco di spiegare la posizione di Zuleika a Marcella la quale però non riesce a comprendere quello che sto dicendo. Mi volto verso Zuleika e gli dico che con dispiacere non sono riuscito a spiegare le sue ragioni a Marcella. Il sogno cambia ancora scena. Sono con un gruppo di iniziati ed il nostro leader è una donna, un enneatipo 8. Questa donna ci dice che ci sta conducendo in diversi posti per farci fare diverse esperienze iniziatiche. Ci dice inoltre che il suo scopo è quello di renderci sempre più forti e più potenti. Questo riferimento alla potenza mi preoccupa ma quando la guardo mi rendo conto che è un 8 molto integrato, potentissimo ed estremamente centrato nello stesso momento.


Zuleika Fusco

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se fosse..., penserei che sto guardando alla mia relazione col femminile interiore, osservando che mi occorre avere una posizione diversa a seconda delle qualità che possiede. ho bisogno di giocare ed essere complice con la bambina, devo accudire i suoi aspetti meno maturi senza farmi trascinare, mi devo invece affidare al suo intito e alla sua potenza quando si tratti di parti più integrate. se fosse il mio... darei un titolo che è NON FARE DI TUTTA ERBA UN FASCIO. un grandissimo abbraccio :-)


Valerio Ivo Montanaro

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Grazie Zuleika :-) 😉


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