Ti racconto il mio Sogno / Sogni / se stessi o società, scegli.

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Ila

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Ricordo poco del sogno e nonostante il contenuto spiacevole mi sono alzata molto bene ieri mattina, Sogno una stanza con i miei che mi guardano terrorizzati e bianchi in faccia entrambi, terrorizzati e sconcertati, addolorati e preoccupatissimi come se stessero guardando un qualcosa di pericoloso e fuori controllo. Mio padre attacca il disco ma talmente impaurito che tenta di farlo con dolcezza e non con astio perchè forse sa che non sono d'accordo o come si fa con gli animali pericolosi prima di agguantarli con quella dolcezza circospetta : ma non lo vedi che stai male? Perchè non vai dalla psichiatra a farti dare le medicine? Non cerca neppure di spiegarmi perchè starei male come se fosse palese che sto male. Mia madre non so se parla ma mi guarda ugualmente fissa, non mi lasciano con il contatto visivo nemmeno un secondo (come si fa con animali o persone che possono fare agiti improvvisi). Io li guardo un po' perplessa e ferita, anzi cado dalle nuvole e penso dentro di me senza fiatare "ma adesso cosa ho fatto di male? Non mi pare di aver dato di matto come in realtà non ho mai dato di matto, certo vivo emozioni ma so che sono emozioni normali e basta come tristezza rabbia ecc come tutti e anche meglio della media umana io li so tenere a bada con una maestria fuori dal comune." nel sogno neppure ricordo come riesco a provare queste terribili sensazioni di etichettamento e di controllo strettissimo sul mio essere intimo e profondo senza piangere o arrabbiarmi...forse  non li attacco o non manifesto quello che provo perchè so che darei loro la prova che sono matta...penserebbero "ecco ha sclerato, ha pianto, non sta bene è in sofferenza, è pazza... quindi dobbiamo agire"... sono ferita molto nel profondo ma comunque resto lucida perchè la situazione richiede lucidità e un solo passo falso potrebbe far partire il sistema: "stai male non sei in grado di discernere per te, ti curiamo noi a forza per il tuo bene." Forse il mio tenere un basso profilo, la docilità apparente e il non ribattere nonostante il dolore acuto permette di non far scattare nessuna azione di forza nei miei confronti...scivolo dolcemente sulla situazione ascoltando in silenzio dicendo sì avete ragione o frasi di appiattimento... ...ma come al solito controllarsi, mostrare la parte docile, razionale, prudente e assennata nonostante stai morendo di dolore dentro perchè non sei accettato per come sei, è assolutamente necessario per sopravvivere..continuo a riflettere "tanto agli altri interessa e sopratutto a questi due sè, interessa che tu appaia normale, rispettosa delle leggi e degli standard stabiliti, come è giusto che ci si debba comportare per essere considerati sani affidabili e degni di credito e fiducia...e che non mostri emozioni, che non pianga che non ti arrabbi che parli troppo veloce o sei troppo entusiasta cosa perchè non distinguono emozione normale da emozione patologica...non lo capiscono...per loro è comunque una minaccia allo status quo e poi tu in particolare per loro sei difettosa e malata a prescindere da sempre da quando piangevi e ti incazzavi all'asilo, litigavi con tutti i bambini e rimanevi a giocare da sola...questa parte di te l'hanno sempre guardata con estrema preoccupazione per quanto tu l'abbia lavorata, nascosta in modi tali da quasi eclissarla,trasfigurarla al mondo esterno tu sei diversa e difettosa e richiedi un controllo stretto...perchè non sei solo quella parte che è sempre piaciuta tanto ai tuoi genitori, ai prof e alla società e a chi ti incontra...affidabile, paziente, equilibrata, tranquilla...tu sei anche altro e l'altro necessita di stretto controllo perchè è potenzialmente pericoloso". E' un sogno pesantissimo ma che ha il pregio di  toccare con estrema chiarezza una questione annosa di cui forse non mi libererò mai completamente perchè attaccata al mio temperamento e tipo enneagrammatico. Mi scuso per l'eccessiva emotività e lunghezza di questo sogno... che in realtà non sono neppure sicura di voler postare al cento per cento perchè vi confesso una parte di me ha un certo timore delle mie emozioni alle risposte...ma manco si può sempre scappare o vivere nell'ovatta ci stia lavorando da tanto. Grazie.        


Barbara Righini

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Cara Ilaria, grazie di averlo postato, credo siano conflitti che riguardano ciascuno di noi. Se fosse il mio sogno infatti penserei che sto assistendo ad una danza tra sè primari e sè rinnegati, laddove questi ultimi, che sono legati al mio mondo emozionale, reclamano il loro spazio. Quanto nel mio quotidiano glielo concedo? quanto il mio patriarca e la mia matriarca interiore ancora mi giudicano? quanto mi faccio influenzare dal loro giudizio e quanto ho io stessa timore di queste parti? Se fosse il mio sogno penserei che le risorse sono la lucidità e il coraggio di averlo espresso e che da qui posso partire per concedermi di esprimere quelle parti di me più naturali e legate al sentire che tengo nascoste. Un abbraccione!


-- Barbara

Ila

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mi ci ritrovo molto...ancora prove tecniche di espressione -parafrasando i CCP- grazie Barbara :) un abbraccione a te!:*


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