Ti racconto il mio Sogno / Sogni / vasca di villa padronale

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Ila

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Buondì. Sogno di entrare nella villa di mio padre che nel sogno non vedo da molto tempo. Il cortile è un rettangolo costeggiato da alti alberi dal fogliame scuro e dal tronco grande. Al centro c'è una vasca rettangolare disposta per lungo sulla cui superficie galleggiano foglie gialle morte in modo molto placido. Guardando sotto la superficie senza immergermi vedo bene che la vasca comunica ad alvo pieno con un fiume di montagna la cui acqua è cristallina e fredda. Un grande gambero rosso sfreccia dal fiume e risale rapido verso di me. Muore come offrendosi e io lo porto come regalo a mio padre nel sogno che mi apre il portone e mi accoglie a braccia aperte commosso di rivedermi finalmente. È grigio vestito da signorotto di campagna inglese e basettoni grigi un po curvo e occhialuto. Mi consiglia di lasciare il gambero alla cameriera e mi dice di andare con lui.


Barbara Righini

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Buongiorno Ilaria, se fosse il mio sogno penserei che vado ad incontrare una parte di me che non vedo da un po' di tempo. Noterei che è una persona che abita in una villa e che quindi occupa un posto abbondante nel mio condominio interiore, e anche per come lo descrivo alla fine del sogno penserei alla mia parte patriarca. Noterei anche gli elementi naturali, l'acqua e gli alberi alti dal fogliame scuro, le foglie che galleggiano, gialle. Penserei che anche se sono elementi naturali, sono disposti in modo molto ordinato e regolare, e noterei anche il rettangolo che si ripropone come forma. A contraltare di ciò, vedrei che la vasca è collegata con l'acqua sotterranea di un fiume di montagna. Penserei che la mia parte emozionale che in superficie magari tendo a delimitare in una vasca rettangolare, in realtà ha la possibilità di fluire e scorrere. Penserei che il gambero mi ricorda subito il modo di dire per cui il gambero è quell'animale che cammina all'indietro. Penserei che mi si offre e che forse è quella parte di me che mi porta un istinto di conservazione e la coazione a ripetere, e che quindi può essere un cibo indicato per un patriarca. Lui mi accoglie a braccia aperte ma mi suggerisce di lasciare il gambero alla cameriera, cioè di farlo lavorare da un femminile diciamo "di servizio", come un patriarca appunto farebbe. Se fosse il mio sogno vedrei come risorsa la vasca collegata al fiume sotterraneo, e mi chiederei che spazio ha il patriarca nel mio condominio e come lo sto vivendo in questo momento della mia vita. Grazie!


-- Barbara

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