#0 2013-04-24 09:39:22

mi trovo a passare davanti al mio ente, dove abitualmente lavoro, ma in un giorno festivo (questo giovedì 25) e vedo tutti i miei colleghi che entrano  (tra loro c'è anche la nostra sorella Stefania di Avalon)... mi incuriosisco ed entro anch'io chiedendomi come mai (e qualcosa mi dice ecco perhè hanno sempre molte più  ferie, forse è per recuperare i giorni di lavoro festivi) all'interno c'è un grande via vai e ad ogni piano ci sono stand e banconi allestiti per la vendita di abiti scarpe e accessori tutti firmati e tutti scontati. Vengo poi a sapere che da sempre a tutte le festività loro si trovano a fare queste vendite dentro l'Ente per cercare di sopravvivere alla crisi del tessile che ormai da anni ha colpito la nazione e la regione. Quindi da 40 anni non me ne sono mai accorta e invece tutti lo sapevano e autorizzavano, in modo occulto, questa vendita proibita e fuori legge. Moltissime sono le commesse e tante  sono oltre la cinquantina...tra di loro anche: sarte, stiliste, designer... Consiglia (di Avalon) si prova un abitino bicolore completamente senza maniche, anzi a fascia sul seno, che termina con una gonna a petalo e a semi portafoglio arricciato, molto carino... voglio provarlo anch'io ma mi dicono che non c'è della mia taglia, poi ne trovano uno simile in ciniglia monocolore: lo indosso e mi sta bene...ma sono mortificata e arrabbiata, perchè capisco che quando li avevo chiesti c'erano ancora quelli bi-colore in stoffa più rigida ( tra il cotone e il rasatello ? ) che piacevano a me e che sarebbero andati benone anche come taglia, ma oramai è tardi e tutti sono stati venduti! Ad ogni modo quando chiedo il prezzo mi rendo conto che tutto è troppo caro per le mie tasche da semplice impiegata e mi capita di giudicare le colleghe spendaccione o perchè hanno alle spalle marito e famiglia ricchi o in modo poco deccoroso (come donne di facili costumi). Cerco in tutti i modi di comprare comunque qualcosa arruffianandomi alla più anziana e riesco a comprare - senza sentirmi in colpa - una gonna nera una pochette clutch di Gucci e un piccolo foulard tutto rigorosamente nero, in quanto più elegante e adatto per me, anche dietro consiglio delle commesse (mentre avrei preferito almeno un colore). mentre cerco di uscire c'è un signore (simile a Pavarotti) che mi accompagna nel suo atelier e mi fa vedere una pelliccia di visone dicendo che sarebbe perfetta per me e che eccezionalmente mi farebbe il prezzo di 3 mila...naturalmente ringrazio ma dico che non posso e mi defilo, vedo anche in una stanza un mio ex collega ora in pensione ma sono contenta di non essere vista da lui che non ho voglia di incontrarlo...(n.b. sono -da sempre- un po' invidiosa in quanto lui è riuscito ad andare col massimo a 59 anni 39 di servizio e con la direzione completamente pagata, in quanto precedente al 2011, quindi quasi con duemila euro di pensione mentre a me, che andrò con 42 di servizio e più anziana, toccherà la metà!!!)...prima di uscire vedo uno stand con tante belle scarpe: alcune di un bel verde acqua marina... ma nessuna della mia taglia (ché sono tutte o più piccole o più grandi)...

giancarla

#332 2013-04-24 16:54:59

Se fosse il mio sogno, risuonerebbe moltissimo con un queste sensazionI: inadeguatezza, invidia, senso di esclusione, sensazione di essere "fregati". Se fosse il mio sogno, nella mia vita si apre uno scenario di scambio e di relazione un po' losco, un po' arte di arrangiarsi, che era da sempre noto agli altri e non a me.Questo momento che sembra ricchissimo di opportunità di cui vorrei approfittare a tutti costi, in realtà non sembra adatto a me... e mentre tutti trovano qualcosa che possono permettersi (o per denaro o per disponibilità del campionario) io non trovo assolutamente nulla che mi soddisfi veramente. metto in atto l'arte della seduzione in senso lato per riuscire ad accaparrarmi qualcosa (che mi sta bene ma che avrei voluto di un altro colore), questo qualcosa lo prendo per coprire un desiderio di "non rimanere indietro" più che per reale convincimento. Vado con un maschile artista, amante della vita che però mi fa delle proposte di cui non mi sento all'altezza. Se fosse il mio sogno sarebbe un sogno molto carico di elementi dell'enneatipo 2 o dell'energia afrodite ma anche ermes (attenzione all'estetica, un sogno molto basato sui sensi, tendenza all'oralità e alla seduzione) se fosse il mio sogno sarebbe un po' una foto del mio rapporto con gli altri in questo momento :invidia per qualcuno che reputo più fortunato di me per motivazioni diverse e profondo senso di esclusione, forse di rimpianto. Se fosse il mio sogno la risorsa è il mercato nero che finalmente riesco a scovare e la spinta a girarlo e a continuare a cercare finchè l'occasione veramente giusta (che colgo non perchè mi accontento ma perchè c'è lì per me che mi aspetta e mi piace davvero)non appare sullo scaffale. BACIONE!!!

#334 2013-04-24 17:39:49

se fosse il mio sono, penserei quanto posto occupa la distrazione nel mio quotidiano. sentirei infatti di non badare a molte cose con la complicazione di accorgermene quando è tardi e i giochi sono fatti, producendo in me tante emozioni pesanti come la delusione o l'invidia. mi chiederei anche quanto questo non vedere sia una strategia di difesa creata nel tempo per sopravvivere (rimozione), e certamente mi sembrerebbe una grande risorsa l'aver aperto gli occhi (scoperta del mercato) 😉 un grandissimo abbraccio

#335 2013-04-24 19:04:10

sì, mi sento finalmente scoperta, messa a nudo circa i miei peggiori 'difetti' ed ho avuto l'opportunità di aver aperto gli occhi sulle parti di me che non volevo riconoscere e vedere...Grazie, siete preziose! :*

giancarla