Guerra e Pace

Guerra e Pace

La cultura odierna tende a condannare la guerra in ogni sua forma, tanto che anche a livello personale siamo sempre più a disagio nel vivere e gestire le situazioni di conflitto. Ma fino a che punto è giusto mediare? Qual è il confine tra pazienza e paura, comprensione e rassegnazione, saggezza e perdita della dignità?

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BONTÀ, BUONISMO, CATTIVERIA: NATURA UMANA O NECESSITÀ? Cronache dal Café Philo

BONTÀ, BUONISMO, CATTIVERIA: NATURA UMANA O NECESSITÀ? Cronache dal Café Philo

Nasciamo buoni, come sosteneva Rousseau ed è l’ambiente a corromperci, oppure anche la cattiveria fa parte del nostro corredo di vita? O forse siamo buonisti, per bisogno di conformarci alle aspettative e ai modelli esterni anche quando non ci rappresentano pienamente? E infine cos’è la cattiveria? Un’energia pericolosa da cui stare alla larga o una parte misteriosa ed imprescindibile della nostra natura con cui fare conoscenza?

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Cronache dal Cafè Philo: SO-STARE NEL CONFLITTO. E’ SEMPRE POSSIBILE MEDIARE?

Cronache dal Cafè Philo:  SO-STARE NEL CONFLITTO. E’ SEMPRE POSSIBILE MEDIARE?

Chi di noi ama i conflitti? Spesso li consideriamo distruttivi e facciamo di tutto per evitarli, lasciando perdere o cercando una conciliazione. A volte un contrasto è un messaggio in sé, un aspetto su cui fermarsi a riflettere e ad ascoltare, le ragioni dell’altro e le nostre, per poi scegliere. Che fare quando sono inconciliabili? Mantenere il punto e scendere in campo talvolta si rende necessario per ristabilire confini o riaffermare se stessi, ecco che allora il conflitto diventa illuminante per rimettere a fuoco principi non derogabili e non confondere la mediazione con il quieto vivere, la ricerca dell’equilibrio con la resa.

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