Il potere evocativo del cibo

Postato da on December 30, 2012 in nutrirsi consapevolmente | 6 commenti

Il potere evocativo del cibo

Dedicato alla mia cara nonna Ester che con la sua presenza, seppur troppo breve nella mia vita, mi ha donato attimi di autentico nutrimento…

 

Quatto quatto, zitto zitto anche il 2012 sta terminando per dare spazio al nuovo anno e, come spesso accade, l’inizio di un nuovo ciclo è legato all’idea dei buoni propositi, ai desideri non realizzati, all’abbandono delle vecchie abitudini e insomma all’inizio di una nuova vita, come se le trasformazioni potessero avvenire a cavallo di una notte…

Ed io cosa vorrei, cosa mi augurerei? Stando con questo interrogativo molte immagini passano per la mia mente e molte sensazioni pervadono il mio corpo e , in questo film che scorre davanti ai miei occhi, catturo un’immagine a me cara che, più che del futuro, mi parla del passato. Oggi, cari lettori, vi racconto una storia: quella di mia nonna Ester e della piccola Marcella.

Penserete: “ma cosa c’entra la storia di una nipote e di una nonna con una rubrica di cucina?” Ebbene l’attinenza è presto detta.  Non molto tempo fa, durante il mio impegno nella stesura di questi articoli, mi soffermai a riflettere sulla mia vita e mi chiesi quand’era stato, se c’era stato, un periodo della mia vita in cui mi sentii veramente nutrita, ma si diciamolo pure FELICE…e con mia grossa sorpresa scoprii, o meglio sentii tangibilmente, che il mio attimo di felicità c’era stato, avevo fatto esperienza di Amore e accettazione. In quel momento chiusi gli occhi e magicamente riuscii a rivivere i miei primi anni d’infanzia trascorsi con mia nonna e ciò che sembrava essere evidente era il cibo…ed iniziai a risentire vivido l’odore del caffè e latte della colazione con il pane raffermo immerso a tocchetti nella tazza, il profumo entusiasmante dei peperoni arrostiti preparati dalle signore del palazzo che si riunivano sotto i garages…tutto il condominio sapeva del sapore estivo di quei peperoni…e poi, a guardar bene, ricordo di me che, salendo al piano di sopra dalla vicina della mia nonna, andavo nella dispensa a prendere di nascosto le caramelle alla menta ricoperte di zucchero…uhmm che buone, anche se succhiavo lo zucchero e buttavo la caramella!!!! E continuando, mi sembra di sentire ancora l’insalata di pomodoro fresco con il basilico e la cipolla fresca che preparava la signora Giacinta…a dirla tutta ricordo anche delle golose caramelle ripiene di rum che la nonna aveva in un cestino per gli ospiti e che io, seppur piccolina, mangiavo e “bevevo” (ich!); e la bottiglia di liquore Cynar tenuta perennemente in vetrina per gli ospiti (non si sai mai!!!) e le meravigliose spianate di gnocchi e ravioli che solo la mano saggia di Ester poteva preparare…Ogni volta che sento l’odore di quei peperoni, l’aroma del caffè e latte e la consistenza di uno gnocco, ricordo un periodo della mia vita che oserei definire MAGICO, non perché avesse qualcosa di oggettivamente straordinario , ma perché è legato a sensazioni di puro godimento ed amore, di calore ed accudimento, di attimi di felicità che, ahimè, sono scomparsi assieme a mia nonna lasciando ancora oggi un vuoto che, fino a poco tempo fa, sentivo incolmabile…

Voglio riagganciare quell’esperienza attraverso il potere rievocativo del cibo, preparandolo come si faceva quand’ero piccola, a mo’ di atto psicomagico 1 e rivisitandolo con il mio personale “tocco”. Ho fiducia di potermi riappropriare di quel calore perché è dentro di me, magari preparando degli originali confort food. Troppo a lungo il dolore si è ristagnato, lo lascio andare e con piena fiducia mi pongo verso il nuovo anno, sapendo ciò che sono stata, ciò che sono e ciò che voglio essere… grazie Anima speciale…

Buona trasformazione a tutti!

 



facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedin
facebookrssyoutube

Note:

  1. azione che agisce a livello psichico, servendosi del linguaggio della metafora a scopo terapeutico

6 Commenti

  1. Bellissimo articolo, rileggendolo ho riprovato anche io le stesse sensazioni, di quando cucinare e mangiare era un rito, non una “cosa da fare subito e in fretta”….si, un atto Magico! ;-D
    p.s. mi ricordo anche quando mangiavo le pesche dolci…..che atto psicomagico!!! ;-DDD

    • Carissimo Gianluca,
      grazie per il tuo riscontro. Mangiare e cucinare come rito…sono pienamente in sintonia con te! Per quanto riguarda le pesche dolci ho una ricetta fantastica…magari sarà uno dei miei prossimi articoli, quindi segui il blog 😉
      Grazie e buona Vita, caro Ginaluca 😉

      • Bravissima,commovente davvero,per chi come noi ha vissuto quelle esperienze culinarie fatte di manicaretti a dir poco sublimi, cucinati da una persona speciale quale era nonna. Dolcissimi ricordi che porto ancora nel mio cuore con immenso affetto che mi legano a quei momenti veramente magici.Grazie Marcella e ciao nonna!!!

        • Caro fratello,
          questo articolo in particolare è scritto con il Cuore. Sono felice di aver condiviso con te in passato l’esperienza descritta e di condividere oggi il sapore di quel ricordo, nessuno e niente potrà mai cancellare quei momenti speciali, ricordiamolo negli attimi di scoramento pensando che nulla è scontato e che siamo stati fortunati. Invito tutti ad approfittare del potere evocativo del cibo ogni volta che si ha voglia di riagganciarsi ad emozioni e senzazioni che nutrono l’Anima, ridonando all’atto del mangiare il valore che giustamente merita nell’ottica del vero nutrimento del corpo e dello spirito. Grazie :-)

          • Grazie per questa condivisione così intima…hai ragione quando dici che nulla è scontato: una possibilità per rievocare ogni giorno il sapore di una piccola estate! 😉

          • Ciao cara V.,
            vedo che cogli molto bene il senso dei miei articoli…la responsabilità e la gratitudine di creare quotidianamente una piccola BUONA estate 😉

Lascia un Commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

stampa