Il pranzo di Natale: onorare le tradizioni, onorare se stessi

Postato da on December 19, 2014 in nutrirsi consapevolmente | 2 commenti

Il pranzo di Natale: onorare le tradizioni, onorare se stessi

Alla mia mamma

Il primo Natale senza di te…

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Si avvicina il Natale e siamo tutti più…vegetariani (e quindi più buoni)! A parte gli scherzi e rispettando sempre anche le scelte altrui, sicuramente per i vegetariani il momento delle feste e della condivisione del cibo in questi periodi, è sempre un tempo in cui la propria scelta alimentare richiede un rinnovo nell’intenzione. Non tanto per i dubbi ma per la fatica che a volte deriva dal cercare una mediazione tra diverse esigenze in famiglia e tra il desiderio di non cibarsi di animali pur rispettando una cornice tradizionale che, ahiloro, contempla l’uso di molti piatti carnivori.

Non credo ci sia una soluzione univoca, la mediazione è tra esigenze peculiari e quindi ognuno di noi insieme alla propria famiglia trova quel punto di incontro che tutela i gusti ed i valori di ognuno senza rinunciare al piacere di stare insieme. Rimane evidente che è necessaria sempre una sensibilità di base che permette di com-prendere le scelte altrui.

Per quanto mi riguarda sono abbastanza fortunata perchè mi piace cucinare e sperimentare in cucina e seppur questo implichi un impegno, lo accetto volentieri. Quest’anno è il primo Natale senza la mia mamma ed il compito di preparare il cibo è automaticamente “passato” a me. Ne sono lusingata e per me è un modo di onorare la linea femminile e materna della mia famiglia. So perfettamente che questo compito potrebbe trasformarsi in un incubo, in un peso abnorme da ansia da prestazione ma poichè conosco il rischio, prevengo! Come? Semplicemente utilizzando qualche strategia che trovi una mediazione tra il mio piacere di soddisfare i desideri culinari dei familiari e il mio bisogno di godermi il Natale senza “schienarmi” prendendomi cura solo degli altri.

In tal senso mi sento di fornirvi qualche consiglio:

1) chiedete ai vostri familiari se hanno particolari desideri per Natale specificando che è necessario  valutare anche  la fattibilità della preparazione;

2) condividete l’impegno ed i compiti: decidete insieme se ognuno prepara una pietanza, chi si occupa di apparecchiare, sparecchiare e pulire dopo il pranzo;

3) trovate una mediazione anche nella quantità del cibo. Si sa che la vigilia ed il pranzo di Natale sono caratterizzati da un’opulenza di cibo esagerata! Condividete di preparare più assaggini ma di poca quantità.

4) Privilegiate le verdure tenendo presente che sono solitamente ben gradite come contorno anche da chi mangia carne

5) Gustate ogni momento, altrimenti che senso ha?

Per questo Natale ho condiviso con la mia famiglia un menu che rispettasse la tradizione ma anche la mia scelta vegetariana. Ve lo riporto qui di seguito, magari potete prendere spunto.

– Brodo (vegetale) con cardone e pizzetta rustica

– Timballo (poco) di pasta con pomodoro

– cavoletti di Bruxelles ripassati in padella con peperone secco dolce (classico peperone crusco abruzzese)

– insalata autunnale con pere e caprino (vedi ricetta nell’altro articolo)

– broccoli al forno con una spolverata di parmigiano

Scelgo di non fare dolci perchè sono un ulteriore perso calorico e comunque ci sono sempre panettoni regalati che sembra non si riescano a smaltire mai…

Ricordate che il Natale deve essere un piacere non solo del cibo ma anche della condivisione e delle relazioni…e perchè non costruire nuove e sane relazioni proprio dal cibo condividendo abitudini più sane?

Abbiate coraggio, lasciate andare ciò che non vi serve più e date spazio a voi pur rispettando le tradizioni.

Che ne pensate?

Buon Natale a tutti voi!

 

 



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2 Commenti

  1. GRAZIE di cuore Marcella per l’articolo. ..spunti preziosi. Un abbraccio

    p.s. ..io x le feste abbino sempre bollicine.. :-) ottime con il brodo, se strutturate son fantastiche anche con le paste al forno, t imballi. ..ecc

    • Grazie a te Giulia per i tuoi preziosi eno-consigli :-)Buone feste!

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