In pratica…regolamenti e regole

Postato da on May 16, 2013 in a casa di Lori e Giò | 0 commenti

In pratica…regolamenti e regole

Allora, ci siamo, abbiamo finalmente deciso di rinnovare la nostra casa.

Se non si tratta di una semplice riverniciatura delle pareti ma di una vera e propria ristrutturazione occorre avere le idee chiare  per seguire la legge e non incorrere in sgradevoli sanzioni.

In materia edilizia la legislazione è piuttosto ampia e quindi abbiamo bisogno di alcuni chiarimenti.

Prima di tutto dobbiamo capire in quale categoria  si colloca il lavoro che ci accingiamo a fare e quindi dobbiamo andare a leggere l’art.3 del D.P.R. 6 giugno 201, n 380.  Si tratta del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (TU), certamente la legge di riferimento, da cui estraiamo solo alcune parti:

a) “interventi di “manutenzione ordinaria“; gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;

b) “interventi di “manutenzione straordinaria“; le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;

c) “interventi di “restauro e di risanamento conservativo“; gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili;

d) “interventi di “ristrutturazione edilizia“; gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.

A seconda dell’ambito in cui rientrano i nostri lavori, sempre il nostro Testo Unico, ci indica le autorizzazioni  che dobbiamo richiedere al Comune di residenza, che in questo caso è l’Autorità preposta al rilascio.

 L’Art. 6 ci informa sugli interventi che possiamo eseguire in regime di “edilizia libera”, e cioè gli interventi di manutenzione ordinaria e gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio; per chiarire,  possiamo sostituire una pavimentazione, appunto, ritinteggiare, sostituire i sanitari ecc. e dovremo solo trasmettere una comunicazione preventiva, firmata dal proprietario.

Possono essere realizzati, con solo una Comunicazione dell’Inizio dei Lavori all’Amministrazione Comunale, anche gli interventi di manutenzione straordinaria di cui al punto b):  tali lavori comprendono l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti, sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento del numero delle abitazioni e non implichino incremento dei parametri urbanistici. Ma ATTENZIONE! Perché, unitamente alla Comunicazione di Inizio dei Lavori, devono essere inviati all’Amministrazione Comunale i dati dell’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori e una relazione tecnica corredata da un progetto a firma di un tecnico abilitato, il quale assevera, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti e che per essi la normativa statale e regionale non prevede il rilascio di una autorizzazione.

Non abbiamo bisogno di autorizzazioni e quindi siamo ancora in regime di edilizia libera se effettuiamo lavori di manutenzione, finitura e pavimentazione di spazi esterni e anche se installiamo pannelli solari e fotovoltaici. 

Ricordiamo poi che anche in caso di modifiche alla disposizione interna dell’alloggio, bisogna poi  preparare l’Aggiornamento Catastale, e che se non comunichiamo l’inizio dei lavori e la relazione tecnica incorreremo in una sanzione di 258 euro, ma questo certamente lo saprà il Tecnico che avrete incaricato di seguire i lavori.

Pertanto, anche se si tratta di “edilizia libera”, dovremo comunque rivolgerci ad un tecnico abilitato che si prenderà carico di seguire tutte  le pratiche necessarie.

Ma a questo punto, a chi rivolgersi?

Purtroppo in Italia, a differenza del resto dell’Europa, non disponiamo di una legislazione chiara per quanto riguarda le varie  competenze professionali nel campo edilizio, e quindi vi è una grande confusione su quali siano in realtà gli ambiti in cui si muovono le varie figure professionali quali Architetti, Ingegneri, Geometri e Periti.

Allora quali sono le figure professionali in grado di aiutarci?

Ingegneri: attualmente esistono  innumerevoli specializzazioni (ingegneri Idraulici, Elettronici, Civili, Meccanici, Ambientali, e così via); nel loro campo sono tutti ottimi professionisti  abilitati all’esercizio della professione e per la nostra legislazione possono intervenire in tutti gli ambiti edilizi. Nonostante la legislazione lo permetta, non tutti hanno un percorso di studi che li renda idonei alle necessità dell’abitare se non sul piano squisitamente tecnico (strutture e impianti).

Tra gli Architetti figurano specialisti in urbanistica e restauro, ma comunque tutti hanno avuto durante il loro percorso universitario una preparazione, oltre che tecnica e impiantistica, volta a studiare ed approfondire aspetti umanistici, quali l’approccio approfondito alla Storia dell’Architettura, alla Composizione Architettonica e allo studio degli spazi e dell’arredamento, e spesso anche con uno sguardo ai temi del sociale. Tutto ciò  li qualifica ad essere tra i più adatti ad intervenire sui temi dell’abitare.

Ci sono poi le altre figure professionali quali i Geometri, spesso ottimi operatori nel campo catastale e di solito molto pratici nella risoluzione dei problemi connessi con la richiesta di autorizzazioni; anche loro, secondo la nostra legislazione, sono abilitati alla progettazione di piccole unità abitative, così come i Periti, che vantano abitualmente ottime competenze in campo impiantistico.

Visto tutto ciò è importante individuare il professionista che risponda meglio alle vostre necessità, e secondo noi è anche fondamentale l’aspetto umano e relazionale. Ricordiamo che la casa, come abbiamo detto altre volte,  rappresenta uno specchio del nostro essere interiore ed è quindi importante, quando si tratta di intervenire su di essa, relazionarsi con un professionista che oltre alle capacità tecniche  sappia stabilire con noi  un rapporto empatico, che sia in grado di ascoltare le nostre esigenze e le sappia interpretare senza prevaricare, dove quindi la parola fondamentale è “Fiducia”… e, a tal proposito, approfondiremo meglio l’argomento in un prossimo articolo.



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