La rapa rossa: ingrediente eccellente per contorni

Postato da on August 28, 2014 in nutrirsi consapevolmente | 4 commenti

La rapa rossa: ingrediente eccellente per  contorni

Qualche tempo fa la mia cara amica Lory mi ha chiesto suggerimenti su come cucinare ed insaporire la rapa rossa, con particolare attenzione alle preparazioni dei contorni.

Ci sarebbero naturalmente mille ricette per preparare un contorno di rapa rossa. In questo articolo vi farò tre proposte ma soprattutto vi fornirò dei suggerimenti di base che a mio avviso vi possono indirizzare nel trovare un buon equilibrio con questo ingrediente particolare che è la rapa rossa.

La rapa rossa solitamente si trova nei supermercati già cotta. Nei negozi più forniti potete trovarla anche cruda.

La rapa ha un sapore dolciastro e terroso, per questo non piace a tutti. E’ un peccato rinunciarci tenendo presente le molte proprietà benefiche di cui è ricca. Cerchiamo, quindi, di “mediare” questo particolare carattere della rapa.

A mio avviso la “terrosità” della rapa si smorza bene con ingredienti acidi, aspri, pepati e pungenti. In tal senso gradisco molto le preparazioni che prevedono di accompagnare la rapa con gli agrumi, intendendo sia le zeste sia il succo (limone, arancia, lime), con il pepe, la senape, l’aceto, la radice di zenzero fresca.

Ecco le mie tre proposte di contorni.

1)      Carpione di rape rosse: tagliate a lamelle la rapa (400 gr)  aiutandovi con una mandolina.  Mettete a scaldare dell’olio di semi di arachide o dell’olio evo per friggere le lamelle di rapa. Una volta fritte, far asciugare su un panno carta. Nel frattempo in una padella scaldare 3 cucchiai di olio evo ed aggiungervi una cipolla rossa di Tropea tagliata sottilmente. Appena la cipolla si è “arresa” all’olio (dopo 5 minuti circa) aggiungere le rape fritte, mezzo bicchiere di aceto di vino, mezzo bicchiere di acqua, un quarto di bicchiere di vino bianco, 8 foglie di salvia, uno spicchio di aglio (va bene anche un cucchiaino di polvere di aglio), pepe nero in grani e sale. (io ho aggiunto sale affumicato ma va benissimo del sale normale!). Far cuocere per circa 15 minuti a fiamma media. Quando si è ritirato il liquido e tutto si è amalgamato, spegnere il fuoco e fare raffreddare. Vi consiglio di servire il contorno dopo almeno 5 ore dalla preparazione.

2)      Insalata di rapa rossa con vinaigrette di senape: grattugiare due rape rosse nei fori larghi della mandolina. Preparare una vinaigrette mescolando: un cucchiaio abbondante di senape di Digione, 1 un cucchiaio scarso di aceto di mele,1 cucchiaio di olio evo, sale, pepe. Miscelate gli ingredienti e conditeci le rape.

3)      Carpaccio estivo di rapa rossa: tagliare la rapa rossa a fettine dello spessore di circa 3-4 millimetri. Adagiare le fettine in una pirofila; fare un primo strato ed aggiungere del succo di limone, dell’olio evo, sale, pepe, del timo limonato, origano siciliano secco, finocchietto selvatico e dello zenzero fresco grattugiato. Fare più strati e condire con la marinatura descritta. Lasciare marinare per 4-5 ore, dopo le quali eliminare l’eccesso di liquido e servire aggiungendo l’ultimo filo di olio a crudo.

Sbizzarritevi e buon appetito!

 



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4 Commenti

  1. …bene bene Marcella, che belle ricette!!! Mi son presa l’impegno di abbinare un vino ai tuoi piatti, ma qui è davvero dura! 😉 Leggo aceto, limone…ingredienti che di solito con il vino fanno sempre un po’ fatica a trovare un equilibrio…Diciamo che proverò volentieri a realizzare i piatti per avere conferma di questa prima sensazione, ma nel frattempo mi sento di scrivere che…se avessi in frigo delle rape rosse e volessi cucinarle per servirle a tavola durante una cena accompagnata da una bottiglia di vino…opterei per la prima ricetta. Nel Carpione di rape rosse la presenza dell’aceto c’è ma mi sembra mitigata dalla cottura e dagli altri ingredienti. Proverei un vino bianco profumato, morbido e leggermente strutturato. Diciamo che potrei pensare ad un vino che vada in abbinamento con le caratteristiche più grasse della ricetta, mitigando quelle più fresche date dall’aceto…una Falnghina ad esempio. :-)

    • E Falanghina sia! Grazie Giulia :-)

      • …mi permetto di scrivere ancora due righe se posso….domenica, in occasione del terzo incontro del master in Counseling Gastronomico, uno dei piatti che Zuleika ci ha insegnato a realizzare e che abbiamo avuto poi modo di gustare…(fin quasi a fare la scarpetta nella pentola :-) ) è stato un primo piatto a base farro, orzo e rapa rossa marinata con dello zenzero e dell’aceto di mele. Dopo l’assaggio e il ri-assaggio…vorrei confermare che la Falanghina è un vino che si abbina decisamente bene a questo alimento. Se la marinatura è delicata e la presenza dell’aceto è ben equilibrata…non si disturbano tra loro i sapori e amalgamandosi creano un’armonia gustolfattiva mooolto intrigante… :-)

        • Carissima,
          ho avuto la fortuna di assaggiare quella meravigliosa insalitina e la prima cosa che ho percepito è l’EQUILIBRIO degli ingredienti. Grazie per la tua conferma, non credo sia facile abbinare il vino con pietanze che contengono aceto!
          Grazie Giulia :-)

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