Largo, stretto, alto, basso…..e se mettessimo un controsoffitto?

Postato da on November 16, 2013 in a casa di Lori e Giò | 0 commenti

Largo, stretto, alto, basso…..e se mettessimo un controsoffitto?

Quando si lavora alla ristrutturazione di interni si ragiona spesso con i clienti sull’opportunità di movimentare il soffitto di alcune parti della casa, in gergo “controsoffittare”. Nel momento in cui lo proponiamo molto spesso la prima risposta è un secco “no”. Perchè no? Le motivazioni sono varie e spesso dovute ad un iniziale pregiudizio e alla sensazione non sempre giusta che abbassare il soffitto significhi perdere spazio. Perchè non sempre giusta? Ma perchè la sensazione di “spazio” è dovuta a tanti fattori e l’altezza è solo uno i questi, basti pensare che spesso un ambiente lungo e stretto se lasciato a tutta altezza darà l’impressione di essere ancora più stretto. Il ruolo primario dell’architetto quando si tratta di progettazione di interni è quello di riorganizzare gli spazi, i percorsi, i volumi, non solo di intervenire nella scelta dei materiali dei colori e degli arredi ,cose  che devono invece costituire la valorizzazione di una scelta progettuale di base . Quindi lo “spazio” è il compito più complesso da affrontare insieme al cliente sempre nell’assoluto rispetto delle sue esigenze e dei suoi bisogni.

Allora il “controsoffitto” serve ad armonizzare i rapporti in zone dove l’occhio esperto individua con chiarezza una sproporzione dimensionale, oppure per valorizzare, appunto, e rendere più accoglienti alcuni ambienti.

È bene sapere che i regolamenti edilizi e quelli di igiene, variabili di città in città, stabiliscono le altezze minime da osservare negli ambienti rispetto alla destinazione d’uso, ed è quindi opportuno precisare che di solito corridoi, disimpegni e servizi igienici possono avere altezze inferiori a quelle degli ambienti tipo soggiorni e camere da letto. Sono comunque tollerate controsoffittature che interessino solo parzialmente gli ambienti in cui si permane prevalentemente, e così si può fare una ribassatura nella zona dei divani piuttosto che in corrispondenza del tavolo da pranzo, o per dare risalto magari ad un bel componente di arredo. La cosa importante è che questo elemento, usato con la giusta esperienza, dia agli ambienti una forte caratterizzazione e spesso il risultato sarà che gli spazi sembreranno più ampi e più “intimi”. Quindi la parola d’ordine è “fiducia” nelle competenze e nell’esperienza dell’architetto!

Sotto il profilo realizzativo il controsoffitto è costituito da una griglia di elementi strutturali rigidi, in legno o metallo, opportunamente fissata alle pareti o al soffitto, sulla quale si posano pannelli di vario tipo. Nelle abitazioni si preferiscono solitamente le lastre di “cartongesso” il cui spessore parte da circa un centimetro. Queste vengono avvitate alla struttura e poi opportunamente stuccate agli angoli ed alle giunzioni con l’aiuto di retine ed elementi angolari.

Molti materiali si prestano bene al “fai da te”, e se avete deciso per questa possibilità, quello che si deve sapere è che la maggiore difficoltà sta nel posare in piano il materiale, e che a volte la classica livella può non bastare e quindi sarebbe meglio, per ottenere un buon risultato, ricorrere ai moderni sistemi a laser.

Attenzione, poi, agli ambienti ove si sviluppa umidità e dove il cartongesso potrebbe non essere indicato, li sarà molto importante leggere le schede tecniche ed utilizzare solo materiali idonei.

Per i negozi, i locali commerciali e gli ambienti industriali esistono in commercio innumerevoli soluzioni, per esempio è possibile usare materiali metallici, lignei ecc. che, abbinati a isolanti, possono risolvere vari problemi di isolamento acustico, termico e antincendio.

I controsoffitti poi possono contenere vari sistemi di illuminazione, anzi luci e controsoffitti ben coordinati tra loro possono creare effetti visivi davvero interessanti ed aiutare a migliorare ancora di più quella sensazione di accoglienza ed armonia che non dovrebbero mai mancare di qualsiasi ambiente si tratti.

 



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