Le migliori città al mondo dove pedalare

Postato da on March 21, 2016 in ecologica-mente all'aperto | 0 commenti

Le migliori città al mondo dove pedalare

La bici, l’abbiamo scritto più volte qui, è una cosa seria. Andando oltre la pratica sportiva, forma nella quale viene “relegata” specie dalle nostre parti, prendendola come esempio negativo citando i famosi grupponi della domenica mattina, è una forma di trasporto, occasione di intermodalità (oltre che aiuto e supporto per la salute, non solo per chi pedala, ma per la città intorno).

E insomma, il team multidisciplinario della Copenhagenize Design Company ogni due anni – dal 2011 – stila l’elenco delle città nel mondo nelle quali pedalare è più bello, agevole, sicuro, socialmente accettato e promosso. Città nelle quali, appunto, la bicicletta è una cosa seria. Qui facciamo riferimento all’ultimo studio, relativo al 2015.

“Il Copenhagenize Index – si legge nel sito di riferimento – valuta lo sforzo delle città nel ridare alla bicicletta un ruolo pratico e accettabile come scelta di modalità di trasporto. Questo perché l’interesse nel prendere seriamente il tema della bicicletta continua in tutto il mondo, inarrestabile. Ogni città era già di fatto una città bicycle friendly prima che venisse invertito il paradigma, pianificando quindi città per le macchine, relegando chi va in bicicletta, i pedoni e il trasporto pubblico ad uno stato di cittadini di terza classe”.

“Le città di tutto il mondo che hanno accettato la sfida di modernizzarsi, implementando l’uso della bicicletta, le infrastrutture e le politiche dedicate e allo stesso tempo restringendo l’uso delle macchine – si legge ancora nel sito della Copenhagenize Design Company – sono le città alle quali guadiamo come ispiratrici di un New Century”.

Diversi i criteri che vengono applicati per essere una delle città al mondo nelle quali pedalare dà più gioia. Sono tredici le categorie: dall’influenza o meno delle associazioni cittadine a alla Bicycle Culture, fino alle infrastrutture, ai programmi di bike share applicati o meno, passando anche per per il genere dei ciclisti che si muovono in città e all’intermodalità, con un’osservatorio sul suo incremento a partire dal 2006. Non mancano la percezione di sicurezza, il grado di accettazione sociale della scelta di utilizzare la bicicletta. Altri criteri sono lo spazio che viene dato alle infrastrutture ciclistiche nella pianificazione delle strade e quanto si fa o è stato fatto per ridurre il traffico cittadino con ad esempio le Zone 30, per aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti.

Venendo alle città, cominciamo con il dire che non c’è nessuna italiana e che la classifica, stando alle città prese in esame, cioè quelle con più di 600.000 abitanti, è aperta da Copenhagen, seguita da Amsterdam. E ancora: Utrecht, Strasburgo, Eindhoven, Malmö, Nantes, Bordeaux, Anversa, Siviglia, Barcellona, Berlino, Lubiana, Buenos Aires, Dublino, Vienna, Parigi, Minneapolis, Amburgo, Montreal.

E buone pedalate (per adesso, stando a questi criteri, fuori dall’Italia).

(Nella foto: Berlino, cartellonistica dedicata alla bicicletta)



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