Quale città? Quali sono i fattori che influenzano la scelta del luogo in cui vivere?

Postato da on November 1, 2013 in a casa di Lori e Giò | 0 commenti

Quale città? Quali sono i fattori che influenzano la scelta del luogo in cui vivere?

Qualche tempo fa si sono svolti presso la facoltà di Architettura di Pescara alcuni laboratori tematici, nell’ambito della ricerca promossa a seguito del bando PRIN 2012, Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (programma di ricerca finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca). Ricerca che ha come obiettivo il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea.

Il programma PRIN si prefigge di finanziare progetti che per complessità e natura richiedono di norma la collaborazione di più studiosi e di più organismi di ricerca, nazionali o internazionali, riconoscendo priorità ai progetti che prevedano collaborazioni internazionali.

In particolare nel convegno si è parlato del laboratorio 2 nel quale si sono studiate le trasformazioni dell’housing sociale (programmi di costruzione di alloggi di tipo sociale) ed in particolare le possibili trasformazioni inerenti i quartieri di edilizia residenziale nati prevalentemente negli anni ’70 in zone periferiche e che conservano ancora una certa disponibilità di spazi.

In particolare un intervento ci ha fatto riflettere, quello riguardante il tentativo di ri-generazione di un quartiere realizzato nella periferia di Trento negli anni ’70, il quartiere Torri di Madonna Bianca progettato dall’architetto Marcello Armani. Il quartire è formato da 14 torri che ospitano 1.428 abitanti per 748 appartamenti. I 14 palazzi sono stati costruiti per far fronte all’emergenza abitativa dell’epoca e sono da sempre considerati un esempio positivo per come il progettista sia riuscito a coniugare l’alta densità abitativa con la vivibilità e il rispetto dell’ambiente. La zona residenziale è immersa nel verde, esistono servizi sociali, servizi scolastici, un’ampia zona commerciale e vi è una consistente densità di abitanti per kmq dovuta alla presenza di edifici a torre di notevoli dimensioni.

In apparenza un bel luogo dove abitare, e seppure distante dal centro, non ne è separato come all’epoca in cui fu realizzato perché la crescita della città ha completamente riempito le parti un tempo vuote e quindi è oggi parte integrante della città. Ma nonostante ciò in questo momento in quel quartiere vi è un gran numero di appartamenti vuoti. In un altro commento veniva evidenziato come il centro storico di Trento sia tuttora al centro dell’interesse per chi cerca un alloggio.

Da queste considerazioni sono partite alcune nostre riflessioni su quali siano in realtà i nostri bisogni dell’abitare. Perché spesso preferiamo un luogo pressoché privo di spazi verdi e di aree gioco ma denso di esercizi commerciali e di consueti luoghi di passeggio, a quartieri moderni ricchi di spazi verdi e forniti di tutti i servizi? Qual è il modello della città che più si coniuga alle esigenze delle persone?

Negli anni le città si sono sviluppate nelle periferie e gli esempi di quartieri periferici non sono solo di quartieri dormitorio e privi di servizi, esistono anche situazioni come quella di Trento in cui si è cercato di provvedere a spazi verdi e di socializzazione e servizi adeguati, ma… la richiesta di abitazioni nei centri storici continua ad essere elevata.

Continuiamo ad acquistare autovetture, ma poi preferiamo abitare in luoghi privi di parcheggi e con strade nate per ben altri scopi. Potendo scegliere molto spesso preferiamo il centro città ancora meglio se è un centro storico.

Allora c’è da chiedersi, cosa veramente vogliamo? Dove preferiamo abitare e passare la nostra esistenza? Quali sono le emozioni e le sensazioni che cerchiamo nel nostro ambiente urbano?

Nel tempo sono stati fatti molti studi a riguardo, si è cercato di analizzare gli imput che spingono a ritenere un luogo, una città, più vivibile di un’altra. Le metodologie sono varie e i fattori esaminati sono molteplici, tra cui fattori economici e l’esistenza o meno di servizi. Da queste ricerche quel che spesso emerge è che le città in cui è più alta la percezione di “viver meglio” sono quelle di medie dimensioni, spesso situate al centro nord rispetto che quelle al sud, forse perchè rispetto ai parametri indicati nei vari studi, al nord i servizi funzionano in maniera più adeguata e questo fa passare in secondo piano il fattore climatico. Non sappiamo dare una risposta ma forse alla luce di tutto ciò c’è da pensare che quello che si cerca è in primo luogo la socializzazione, il calore e il contatto umano a volte anche scomodo, che dà una città viva e che ha nel centro e in particolare nei centri storici il suo cuore pulsante. C’è da considerare come fondamentale ciò che chiamiamo “fattore emotivo” nella scelta del luogo in cui vivere e che questo abbia una valenza importante che a volte può anche far spostare in secondo piano il fattore economico. Ancora una volta l’indicazione che arriva è di intervenire nell’ambito del riciclo nella rivalutazione di ciò che abbiamo, ristrutturare, rivalutare e valorizzare ciò che c’è nelle nostre città anche perchè è lo stesso mercato immobiliare a darci queste indicazioni.

Ci piacerebbe che a questo punto ci raccontaste quali sono i fattori che voi considerate importanti nella scelta delle città e del luogo in cui vivere, dando uno sguardo alle vostre emozioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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