Scoprire la propria Natura grazie alla Natura

Postato da on May 19, 2016 in nutrirsi consapevolmente | 0 commenti

Scoprire la propria Natura grazie alla Natura

Carissimi lettori,

da un po’ di tempo a questa parte ho sentito il bisogno e la curiosità di riavvicinarmi alla Natura. Ho sempre vissuto in un contesto cittadino e l’idea della campagna spesso mi ha angosciata preferendo, invece, il caos della città che solo in seguito ho scoperto essere un ottimo alleato per riempire fittiziamente il vuoto…

Per scelte personali e familiari ho cambiato contesto di vita e mi sono ritrovata a prendere contatto con una quotidianità che è molto vicina alla Natura, nello specifico quella abruzzese.

Il mio lavoro nell’ambiente sociale e soprattutto nell’ambito della tutela minorile mi ha portata a confrontarmi ed a condividere tanti disagi e difficoltà pratiche ed esistenziali da parte delle famiglie e soprattutto dei bimbi e dei ragazzi che, proprio per il peculiare momento di vita in cui si trovano, sono soggetti più deboli e quindi, più bisognosi di cure ed attenzioni.

I genitori di oggi devono affrontare realtà sempre più complesse rispetto alla relazione con i figli e non di rado si trovano disarmati rispetto ad una genitorialità “goffa” e a volte percepita come troppo complicata.

Ci si chiede quale sia il modo migliore per educare i propri cuccioli e, al contempo, si percepisce di non poter attingere ai modelli del passato in quanto, per molti aspetti, la realtà è notevolmente cambiata.

Ma cosa vuol dire “educare”? L’etimologia ci viene in aiuto e ci fa scoprire che la parola “educare” deriva dal latino “e” (fuori) “ducere” (condurre), quindi portare fuori. L’educazione, pertanto, non ha nulla a che vedere con l’idea di insegnamento che forgia e che vede l’educato come soggetto che subisce un ruolo passivo, che si adegua a qualcosa che viene “da fuori”. Educazione vuol dire trarre dalla persona ciò che ha da sviluppare in modo autentico, proprio, originale. In altre parole saper educare vuol dire saper cogliere le peculiarità ed attitudini della persona ed aiutarla a portarle nel modo quindi…educare vuol dire far emergere nelle persone la propria Natura.

E quale modo migliore di scoprire la propria Natura attraverso la Natura?

Con piacere noto che stanno prendendo sempre più spazio realtà che favoriscono il benessere dei più piccoli attraverso il contatto con la Natura: fattorie didattiche, agriasili, asili nido nel bosco e via dicendo.

In Abruzzo la Legge regionale n. 48 del 18 dicembre 2013 prevede la disciplina delle fattorie didattiche, degli agrinido, agriasili e agritata. Per un approfondimento potete far riferimento al seguente link http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/leggi_tv/abruzzo_lr/2013/lr13048/Intero.asp

 

Non faccio difficoltà a comprendere l’espansione di questo fenomeno poiché ritengo che il con-tatto con la Natura fornisca una serie di vantaggi educativi e di benessere per i più piccoli:

  • L’osservazione della Natura facilita la consapevolezza dei cicli di vita: nascita-sviluppo-morte. La Natura si presta come metafora della Vita;
  • Il con-tatto con la Terra riporta alla memoria e/o rafforza il contatto con le nostre Radici. Prendere consapevolezza della terra agevola il radicamento e quindi il senso di stabilità e centratura; non a caso quando affrontiamo una situazione che ci destabilizza diciamo che “ci manca la terra sotto i piedi”;
  • Il contatto con la Natura agevola la relazione con l’essenzialità. L’essenzialità non è banalità! Riscoprire ciò che è essenziale vuol dire riscoprire ciò che è veramente importante per noi, quali sono le nostre priorità ed il nostro sentire; apprezzare l’essenziale significa essere grati alla vita anche attraverso lo stupore e l’entusiasmo, doni ormai persi in una società fintamente opulenta;
  • La Natura “sponsorizza” il nostro “sé selvaggio”. Spesso siamo schiavi della nostra immagine e di istanze prestative ed ancora più spesso educhiamo i nostri piccoli a questo schema di vita. La Natura ci ricorda che dentro di noi esiste anche una parte istintiva, animale, che ha poco a che fare con il nostro aspetto mentale
  • La Natura risveglia i Sensi, offre la possibilità di un’esperienza sensoriale a 360°. I laboratori che a volte vengono proposti nelle fattorie didattiche hanno proprio questo obiettivo: riscoprire tutti i sensi: vista, olfatto, gusto, udito e tatto. Spesso abusiamo della vista che, ricordo, è molto legata ad un aspetto mentale, razionale e ci scordiamo che abbiamo una ricchezza sensoriale tenuta a tacere;
  • La Natura è trasformazione. Prendere contatto con i frutti della Natura e venire a conoscenza dei processi trasformativi di ciò che diventerà cibo, agevola lo sviluppo delle coscienze favorendo consapevolezza sull’impegno che le persone investono per offrirci i prodotti della terra. Seguire il processo di trasformazione di un peperone vedendo come è nato e come può essere cucinato, è ben diverso dal vedere un peperone sott’olio sullo scaffale di un supermercato! Alcune attività laboratoriali lavorano proprio su questo e cioè sullo sviluppo, nei più piccoli, di un’etica rispetto allo spreco alimentare.

W la Natura!



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