Tecnologia in cucina: disagio o risorsa?

Postato da on April 20, 2016 in nutrirsi consapevolmente | 0 commenti

Tecnologia in cucina: disagio o risorsa?

Carissimi lettori,

oggi parliamo di robot tra i fornelli, Sapete bene che ormai, anche in cucina, la tecnologia si è fatta avanti ed abbiamo la possibilità di essere aiutati da attrezzature di vario genere. Nel novero degli strumenti che ci danno una “mano” sono presenti frullatori, cutter, planetarie, estrattori, centrifughe, tritatutto e robot di ultima generazione che, oltre a sminuzzare, affettare, montare, cucinano direttamente le pietanze.

La riflessione che vorrei proporre in questo articolo è la seguente: quanto, l’utilizzo di una certa tecnologia in cucina, snatura il senso stesso del cucinare?

Vi dico subito che non sono una grandissima amante dei robot da cucina, ne ho ricevuti in regalo alcuni, ma devo ammettere che ne faccio un utilizzo veramente limitato. Spesso mi faccio aiutare dal frullatore ad immersione e da un mixer per ridurre a crema alcuni ingredienti. A breve mi concederò l’acquisto di un estrattore ma, per il resto, preferisco che le mie mani ed il mio naso, mi coadiuvino nella preparazione del cibo. Amo impastare e non potrei mai delegare ad una macchina la mantecatura di un risotto, la positiva tensione per ottenere la giusta consistenza del risotto facendo danzare la casseruola per verificare se il riso è all’onda…per non parlare della soddisfazione che trovo nel tagliare gli ortaggi e anche… ebbene sì… farmi i muscoli alle braccia girando la crema pasticcera minuto dopo minuto…masochismo? No, semplicemente desiderio il contatto con la materia prima e voglia di essere fisicamente consapevole dell’alchimia che sta avvenendo per merito delle mie mani e dei miei sensi.

Detto ciò…non disdegno in maniera assoluta la tecnologia, riconoscendole il merito di riuscire a fare un lavoro tecnicamente accurato in tempi celeri, permettendo di coniugare preparazioni complesse con le esigenze di ottimizzazione dei tempi. Come al solito la giusta via è nel mezzo. L’importante è interpretare gli strumenti come tali e non come finalità. Siamo sempre noi che dobbiamo dirigere la nostra cucina!!!

E voi che tipi siete? La vostra cucina è arredata da mille attrezzature robotiche oppure siete dell’idea che le mani siano gli unici strumenti dell’orchestra?

 

 

 



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