Walter Zuccarini, i suoi oggetti d’Arte e la sua filosofia di vita

Postato da on August 10, 2014 in a casa di Lori e Giò | 0 commenti

Walter Zuccarini, i suoi oggetti d’Arte e la sua filosofia di vita

Avevamo già incontrato Walter Zuccarini, scultore, maestro del legno, restauratore, insegnante di arti applicate, lo scorso inverno ad una conferenza di presentazione dei suoi lavori presso la libreria I Luoghi dell’Anima a Pescara. Già allora eravamo rimasti molto impressionati dalla passione per l’arte e l’artigianato e la voglia di condividere e donare la propria esperienza che si sentiva in maniera forte nelle sue parole e in quelle di Emilia Longheu, sua moglie e collaboratrice da trent’anni. Dopo quell’incontro ci eravamo riproposti di approfondire la loro conoscenza e di visitare la loro casa. L’occasione si è presentata quando abbiamo notato sul loro sito Web che Walter ora propone una limitata produzione di mobili artigianali quindi, visto che l’argomento ci è particolarmente a cuore, li abbiamo chiamati, e in uno splendido pomeriggio di fine giugno siamo andati a trovarli.
Arrivare da loro non è stato del tutto agevole, ma Walter è un personaggio molto conosciuto in zona e chiedendo siamo riusciti trovare la loro abitazione situata nella splendida campagna del chietino in una località chiamata Colle San Paolo. Lì abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa e affettuosa. La casa, un casolare degli anni ’40 che hanno ristrutturato da poco, è adagiata sul pendio di una collina, circondata dalla campagna, particolarmente verde e fiorita in questo periodo dell’anno. Il nome che le hanno dato è la Casa per le Arti, e già questo ci dice molto della filosofia di vita che Walter e Emilia portano nel loro quotidiano e nel loro lavoro.
La Casa per le Arti, oltre ad essere il luogo dove Walter e Emilia vivono, è una associazione culturale che ospita un laboratorio di arti applicate in cui si svolgono corsi di formazione artistica sotto la direzione di Walter ed è anche una residenza per ospitare chi voglia sperimentarsi a livello artistico e usare le mani, primo strumento dell’uomo, come ama ripetere Walter, “le mani al centro”.
“L’artista è colui che è pronto a trasformare se stesso, perciò chiunque sia disponibile a un lavoro interiore.”

Walter e Emilia portano nella loro vita e nel loro lavoro i dettami di Rudolf Steiner, filosofo esoterista pedagogista e artista austriaco vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, ideatore dell’Antroposofia. La sua filosofia ha ispirato molti campi dell’attività umana  tra cui l’agricoltura biodinamica e l’interessantissima corrente architettonica detta Architettura Organica. Walter racconta di essersi avvicinato alla filosofia steineriana attraverso gli insegnamenti di un suo antico maestro che aveva riportato in modo totale nella sua esistenza la filosofia di Steiner. Ci dice che quando era un ragazzo, lui gli leggeva le frasi dei testi del filosofo ponendo le basi del suo modo di vivere la vita e l’Arte.
Seduti nella loro fresca cucina chiacchieriamo amichevolmente e Walter ci spiega che lui è l’ultimo di quattro generazioni di artigiani. Da suo padre ha ereditato il laboratorio in cui vi sono antichi macchinari per la lavorazione del legno che lui continua ad usare nel suo lavoro e per la realizzazione dei suoi mobili in legno. Quando Walter realizza i suoi mobili lo fa seguendo quella che era la modalità degli antichi artigiani di cui suo padre è stato uno degli ultimi rappresentanti. A tal proposito ci racconta che tempo fa si è trovato a restaurare un mobile fatto dal padre, e smontandolo ha trovato al suo interno una decorazione, posizionata in un luogo che non sarebbe mai stato esposto alla vista, e questo perché una volta gli artigiani portavano la stessa cura e bellezza sia in ciò che era visibile che in ciò che risultava non visto perché per loro non vi era differenza, tutto era ugualmente importante, sia all’interno che all’esterno di quel che creavano.
Quel che Walter vuole è produrre un oggetto artistico con uno sguardo alla tradizione, in cui l’arte sia parte integrale dell’oggetto, e che oltretutto non sia un prodotto di elite, ma debba invece essere alla portata di molti, nell’ottica della filosofia di scambio e condivisione che caratterizza tutte le attività della Casa per le Arti.

Avevamo visto in foto sul loro sito web i mobili realizzati nel laboratorio ma vederli dal vivo e sentire raccontare la storia di ogni oggetto è stato molto coinvolgente. La libreria Arcobaleno è in legno di abete e nasce dalla forma dell’Anima,  l’incontro di due archi, due arcobaleni intorno ad un centro che formano un oggetto d’arte che comunica armonia ed equilibrio. Ogni mobile ha una sua particolarità, dall’idea iniziale da cui è nato alla scelta dei materiali con cui viene realizzato, tutti naturali e assolutamente ecologici. Sono lucidati con olio di lino e dove è possibile, privi di metallo per evitare i campi elettromagnetici. C’è un messaggio in ogni oggetto, si percepisce il lavoro con cui è ottenuta ogni forma , si sente l’indicazione di una filosofia di vita sempre funzionale alla crescita personale e spirituale.
Ci colpisce in particolar modo il lecoletto Dharma. Per realizzare questo letto Walter usa due essenze diverse, il legno di quercia e quello di abete. Ogni materiale ha una sua peculiarità, dice Walter, la quercia è un albero sentinella, ha una funzione di protezione a guardia dei confini, mentre l’abete è morbido e malleabile. La sensazione che abbiamo è che siano stati adoperati due materiali complementari, la quercia che porta in se le caratteristiche maschili e l’abete quelle del femminile, cosa di meglio ci può essere per realizzare un letto in cui ogni notte si incontrano e riposano energie maschili e femminili?

Salutando Walter ed Emilia ci ripromettiamo di ritornare da loro per godere dell’ospitalità e dell’accoglienza della loro casa.

Per chi volesse seguire il nostro esempio il loro indirizzo è questo:

la Casa per le Arti, Colle San Paolo, via Spilorzi 7, Chieti
www.lacasaperlearti.com



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