Zuppa di funghi…delizie del bosco

Postato da on October 22, 2014 in nutrirsi consapevolmente | 2 commenti

Zuppa di funghi…delizie del bosco

Ingredienti per 2 persone:

– 5 funghi champignon

– una manciata di funghi porcini secchi

– sedano, carota e cipolla per il bordo vegetale

– un rametto di rosmarino

– 7 cm di porro

– sale

– pepe

– olio evo

– 1 cucchiaio di panna acida

Preparazione:

Preparate un brodo vegetale facendo bollire dell’acqua con mezza cipolla, una carota ed un gambo di sedano. A parte fate rinvenire i funghi porcini in una tazza di acqua tiepida per circa 20 minuti. Tagliate il porro a julienne, pulite i funghi champignon con una spazzola e tagliateli a lamelle. Preparate in una casseruola un fondo di olio, fatelo riscaldare ed aggiungetevi il porro ed il rosmarino. Appena il porro si è appassito, aggiungete i funghi champignon ed i  porcini precedentemente strizzati e tagliuzzati grossolanamente. Dopo circa un paio di minuti, aggiungete due mestoli di brodo vegetale caldissimo, salate, pepate e fate cuocere a fuoco moderato per circa 20 minuti. Alla fine della cottura, frullate la zuppa ed aggiungetevi la panna acida.

Per ottenere un piatto unico davvero nutriente vi consiglio di aggiungere nella zuppa delle lenticchie lessate oppure del bulgur precedentemente cotto e sgranato.

Buon appetito!



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2 Commenti

  1. …il profumo che sale dei funghi saltati in padella! Ne adoro le sfumature…la sequenza degli aromi che con l’olio caldo si sprigionano: il porro, il rosmarino, il sedano…e poi i funghi secchi che piano piano rinveniscono nell’acqua tiepida…Autunno: stagione dalle tonalità aranciate, temperature che alternano attimi estivi e repentini cambiamenti… Momento di passaggio: non è estate e non è inverno…non è bianco e non è rosso il vino che mi viene in mente. E’ un Cerasuolo. Chi non è della regione, mi perdoni per il campanilismo, ma questa volta adoro l’idea di accostare un vino rosato. Un Cerasuolo d’Abruzzo Dop, una denominazione famosa per il suo colore rosso ciliegia. Un vino fresco ed esuberante, spesso ritenuto una bevanda di poca importanza, realizzato con maestria, stupisce per la sua complessità e versatilità. Ottenuto da una vinificazione in bianco delle uve Montepulciano, quando lasciato a contatto con le bucce per qualche ora, il mosto si arricchisce di colori e profumi, di struttura e tannini e riesce, una volta imbottigliato ad evolvere nel tempo così da arricchirsi di sentori terziari. Raccomanderei una temperatura di servizio intono ai 14°C così da privilegiare le morbidezze.

    • Grazie Giulia…santè!

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