"Datti Tempo"

La mia amica Marinella mi ha regalo una clessidra di vetro trasparente.

E’ grande quanto una bottiglietta d’acqua, panciuta, con la sua sabbia bianca all’interno.

Porgendomela mi ha detto: “E’ per quei momenti in cui è meglio fermarsi. In quei casi, voltala e datti tempo.”

Darsi tempo”-  La frase mi risuona, mi sorprende, mi fa contrarre lo stomaco.

Perché è quello che non facciamo mai. Non viviamo mai appieno il momento.

Ci concediamo un bagno, una passeggiata, una chiacchierata ma non ci concediamo di darci tempo in tutte le situazioni in cui le emozioni vengono alla ribalta o i disagi si agitano profondamente.

In quegli istanti, ci inventiamo di tutto pur di non vivere l’attimo, di stare, di, appunto, darci tempo.

Concedersi questo momento significa ascoltarsi nel profondo. Accogliere i movimenti di pancia che arrivano, mettere a tacere la testa, con i suoi pensieri contorti, e lasciare che le emozioni fluiscano e ci raccontino di noi, delle nostre paure, delle fragilità, del coraggio e della voglia di vivere.

Darsi tempo, significa non volere tutto e subito, ma entrare “in punta di piedi”, con delicatezza, in ogni situazione e stare, assaporando le piccole conquiste di ogni giorno.

Significa, di certo, acuire i sensi, fidarsi di se stessi, delle proprie sensazioni e prestare loro orecchio.

Per sentirle però, occorre Darsi Tempo.

E’ il gioco della pazienza e della fiducia.

Perché concedersi tempo, sancisce il doppio contratto verso noi e gli altri.

Quando apriamo una porta a noi ne apriamo una anche all’altro.

“Darsi tempo” un nutrimento infinito; una chiave d’oro da usare e custodire con cura.

La sabbia è scesa tutta, ma posso capovolgere la clessidra nuovamente.

Lei  mi dice che posso ripetere il rito ogni volta e per tutto il Tempo di cui ho bisogno.

E’ questo il Bello.

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