Abitare in viaggio
viaggiare ci piace molto e quindi appena ne abbiamo l’occasione, partiamo… Questo naturalmente ci pone nella necessità di dover scegliere il luogo dove abitare durante il nostro soggiorno fuori casa. Nel corso degli anni abbiamo compreso che anche quando siamo in viaggio il nostro modo di percepire l’ambiente che ci circonda condiziona la nostre scelte,e le sensazioni che proviamo quando entriamo in un ambiente sono spesso oggetto delle nostre riflessioni. Naturalmente non sono mancate delle esperienze non del tutto positive per cui ora prima di prenotare un albergo o un appartamento vacanza ci chiediamo quali sono le nostre aspettative. Quando i nostri figli erano piccoli le esigenze erano per lo più rivolte verso le loro necessità e quindi spesso abbiamo scelto piccoli appartamenti o residence che ci lasciassero la possibilità di essere liberi e non vincolati ad orari; ora che sono grandi per lo più scegliamo di soggiornare più comodamente in albergo.
E comunque quello che da sempre ci chiediamo prima di partire e prima di prenotare è di sapere bene cosa vorremmo trovare nel luogo in cui passeremo le nostre vacanze. Il nostro mestiere di architetti, volendo o no, in qualche modo ci condiziona e ci porta a cercare determinate cose piuttosto che altre, ma in fondo le nostre esigenze sono abbastanza semplici. Importante è sicuramente l’accoglienza da parte del personale: spesso si arriva a destinazione dopo un lungo viaggio a volte faticoso, e trovare delle persone che ci accolgano in modo amichevole e sorridente non può che fare piacere e contribuisce a creare una sensazione di casa. La nostra curiosità e voglia di entrare nell’atmosfera e nell’energia dei luoghi che visitiamo ci fa spesso preferire ambienti in cui sia forte la percezione delle tradizioni locali, ci piace abitare in posti che siano il più possibile vicini alla vita di tutti i giorni, sentire gli odori e assaporare anche i sapori del luogo. L’impresa non è sempre semplicissima, gli alberghi sono spesso luoghi impersonali e standardizzati, ma con un po’ di attenzione si può riuscire a trovare delle soluzioni interessanti.
Una delle possibilità che in questi anni in Italia sta avendo un grande successo è la formula dell’ “albergo diffuso”. Si tratta di una particolare tipologia di albergo che si sviluppa in un centro storico di una città o di un piccolo centro, le stanze sono diffuse sul territorio ma comunque sempre a una distanza breve dalla reception. Quindi agli ospiti è consentito di trovare proprio quello che piace a noi cioè di vivere un luogo in maniera totale. Nello stesso tempo non necessita di nuove costruzioni perchè si basa sul riuso delle abitazioni e dei volumi già esistenti, non crea impatto ambientale in quanto si limita a riusare e ristrutturare l’esistente e nello stesso tempo dà una grande spinta all’economia locale perchè evita lo spopolamento dei borghi. Personalmente abbiamo sperimentato l’esperienza dell’albergo diffuso a Matera dove abbiamo soggiornato negli antichi “sassi”, grotte scavate nella roccia calcarea e che un tempo non troppo lontano (sino agli anni ’50) erano le abitazioni di intere famiglie (ed erano anche le stalle!) e che oggi offrono stanze davvero particolari con pareti e soffitti di roccia e le porte d’ingresso che si aprono sui vicoli della città.
In Abruzzo si è sperimentato l’“albergo diffuso” nello splendido borgo di Santo Stefano di Sessanio (AQ), dove un signore danese ha avuto l’idea di sistemare alloggi in varie case di un borgo che era ormai praticamente abbandonato per far trascorrere agli ospiti un’esperienza di altri tempi, per sentire davvero l’energia del luogo.
E poi, proprio noi non possiamo trascurare i colori adeguati, i particolari dell’arredamento che siano il più possibile vicini alle tradizioni locali, la posizione possibilmente comoda e vicina alle vera vita della città o del luogo che visitiamo. E anche ciò che vediamo dalla finestra ha la sua importanza… Ricordiamo la sensazione di sconforto che abbiamo provato in un Albergo a 4 stelle vicino alla Rambla a Barcellona, avevamo una stanza bellissima ma con una piccolissima finestra che affacciava su una chiostrina interna! O un B&B in Salento dove la finestra dava su un corridoio esterno di passaggio! …Ma che emozione ricordare il sole al tramonto in una splendida casa nello stile del luogo alle Isole Eolie in Sicilia, o fare colazione in un bow-window di un B&B pieno di sole di fronte al Sasslong, splendida roccia della Val Gardena!
Progettare un albergo rispetto ad un abitazione pone di fronte a delle esigenze diverse,la nostra esperienza ci fornisce delle indicazioni e quindi in primo luogo, dove possibile, cerchiamo di tenere conto delle tradizioni e delle energie del luogo, in modo che gli ospiti si possano sentire immersi nell’atmosfera del posto.
Sperando di avervi dato informazioni utili, vi auguriamo che il prossimo vostro viaggio sia splendido e vissuto in maniera consapevole, magari un luogo accogliente che possiate sentire anche un pò “casa”.
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