Il punto di vista del Counselor

In questa rubrica ci occuperemo di alcuni tra i temi più sentiti del nostro quotidiano, nell’ottica del counseling. Si tratta di un nuovo orientamento di matrice anglosassone, nato dalla convergenza di studi psico-umanistici. Suoi elementi fondanti sono: la centralità della persona, l’ascolto empatico ed attivo, la brevità degli interventi ed il dedicarsi prevalentemente alla prevenzione del disagio e alla promozione del benessere individuale.
L’approccio specifico è quello della Media-Comunic-Azione®, modello teorico elaborato da Zuleika Fusco, per la formazione di professionisti esperti nella comunicazione e nella relazione d’aiuto. È un metodo formativo che interviene a sostegno di individui o gruppi ed aiuta a trasformare il disagio in armonia, per elevare l’autostima e migliorare la qualità della vita, sia privata che sociale o lavorativa. Protagonista del processo è l’utente stesso, cui è offerto ascolto empatico, supporto e orientamento, all’interno di una relazione basata sull’auto-osservazione e sulla promozione dell’autonomia. Il counselor M-C, quindi, facilita la scoperta di nuovi punti di vista e di risorse interiori, che portano alla soluzione autonoma del proprio disagio e che diventano strumenti di supporto per scelte, decisioni e cambiamenti consapevoli.






Postato da Stefania Nanni on September 19, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
Si sa che noi italiani in Grecia siamo un po’ a casa, specialmente nelle isole ioniche dove in molti parlano la nostra lingua e dove il clima, l’ambiente e le persone ci ricordano che siamo tutti figli del Mediterraneo. In questo luogo straordinario, non a caso un’isola, abbiamo vissuto la nostra psicovacanza, centrata questa volta sul tema del doppio: ovvero come illuminare le zone d’ombra per conoscere e integrare i rinneghi, i nostri aspetti meno accettati ma ugualmente ricchi di potenzialità.
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Postato da Stefania Nanni on August 30, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
Sebbene studi recenti affermino che il 70% dei processi comunicativi è costituito dall’ascolto, nel quotidiano notiamo quanto siano frequenti situazioni di incomprensione e conflittualità. Sembra che a tale quantità non corrisponda una qualità dell’attenzione e una capacità di accogliere punti di vista alternativi ai nostri o ai nostri sistemi valoriali. Cosa ci spinge a pensare di non essere ascoltati per davvero e non essere compresi nel profondo tanto da rifugiarci in comunicazioni e comportamenti sempre più stereotipati? Cosa possiamo fare per migliorare la qualità della comunicazione e di conseguenza le nostre relazioni? Un suggerimento arriva da Carl Rogers, psicologo umanista statunitense e tra i fondatori del counseling: “E’ sbalorditivo come certe cose che sembrano insolubili diventano solubili se qualcuno ci ascolta in modo sensibile, empatico, concentrato.”
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Postato da Stefania Nanni on July 18, 2013 in il punto di vista del counselor | 2 commenti
Estate! andare o fermarsi? La stanchezza è reale e impone di rallentare, ma va ascoltata a piccole dosi per non sentirci vittime, impigrirsi troppo e perdere le tante opportunità che la vita rimanda innegabilmente. E’ bello fare tante cose ma lo è altrettanto concedersi il lusso di non fare, di non pianificare anche il tempo libero, di decidere al momento per perdersi nel vento, e finalmente ritrovarsi...
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Postato da Stefania Nanni on July 4, 2013 in il punto di vista del counselor | 6 commenti
il contatto fondamentale con una speciale parte di noi. il bambino interiore
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Postato da Stefania Nanni on May 31, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
continua l'esplorazione dell'energia MADRE presente in ognuno di noi
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Postato da Stefania Nanni on May 18, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
Accudire. E’ quella sensibilità profonda verso la fragilità e la vita in ogni sua forma, che inizia sin da bimbi cullando per istinto una bambola o un cucciolo e che prosegue in tutti noi, uomini e donne, nelle infinite possibilità dell’amore... il sentimento materno è corredo ed esperienza di ognuno di noi, è l’amore a prescindere che nulla chiede, niente si aspetta e che si nutre del piacere intrinseco di dare e di esserci.
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Postato da Stefania Nanni on May 1, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
Spesso chi ci chiede aiuto, non vuole necessariamente consigli o soluzioni ma ha bisogno di essere ascoltato per ascoltarsi e ritrovare il proprio centro. Garantisco che anche dall’altra parte se ne traggono numerosi benefici: l'altro è una parte di noi ed è sempre un’occasione per farsi visita, guardarsi dentro per cercare il proprio centro e riemergere ogni volta arricchiti.
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Postato da Stefania Nanni on April 18, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
La risonanza tra spazio esterno e dimensione interiore è una costante di moltissime culture sia antiche che moderne: oggi si parla di space clearing, per i cinesi è da sempre il feng shui, per la cultura vedica indiana è il vastu, pulizie di primavera per la nostra tradizione nostrana. La costante comune è la consapevolezza del rapporto di osmosi tra ambiente e psiche, la necessità di armonia e di cura e la capacità dell’uno di influire sull’altro. Fare pulizie, liberarsi del superfluo, lasciare andare zavorre e ricordi inutili...
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Postato da Stefania Nanni on March 31, 2013 in il punto di vista del counselor | 0 commenti
Vita, morte e vita nuova. La simbologia pasquale, una delle più ricche e suggestive del calendario, è insieme la celebrazione di un ciclo che si compie e ricomincia con una rinascita, la consacrazione della morte e la rievocazione di un’esistenza intera.
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Postato da Stefania Nanni on March 21, 2013 in il punto di vista del counselor | 4 commenti
Ultimamente la qualità ed il tono dei discorsi che sento fare tra uomini è mutata. Sento nell’aria, una rivoluzione in atto, una destrutturazione lenta e sono certa non indolore, che sta da un lato togliendo loro corazza e protezione, dall’altro svelando qualità insospettate, o per meglio dire a loro non accessibili sino a qualche tempo fa. Mi riferisco ad una certa sensibilità meno censurata e più condivisa, alla voglia di abbandonarsi alla tenerezza senza vergogna, al gioco che non sia solo competitivo, al gusto del bello e non solo del funzionale, alla riscoperta dei sensi nel quotidiano, come ad esempio in cucina come atto creativo, e tanto altro ancora...
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