Il sapore della ciclicità
Cosa si intende per ciclicità? La ciclicità, a mio avviso, è riferibile ai concetti di fase, ripetizione, peculiarità, passaggio, natura, andata e ritorno. I cicli, in generale, possono essere definiti come la successione naturale di fasi ognuna delle quali presenta delle caratteristiche originali tipiche di quel momento. Oggi parliamo di ciclicità in riferimento alla stagionalità dei prodotti.
Da un po’ di anni a questa parte pongo maggiore attenzione alla stagionalità dei prodotti alimentari. Chiaramente mi riferisco alla frutta e verdura. Non mi ritengo un’ortodossa ma sicuramente ho maggior cura nell’ utilizzare i prodotti di stagione. Perché? Per vari motivi. Innanzitutto il prodotto di stagione è più saporito, riesce a sprigionare un gusto che difficilmente sentiremmo in altri periodi dell’anno. Sembrerà strano ma anche una zucchina, che di per sè non possiede sapori “forti”, se mangiata in estate è una vera delizia…Oltre il gusto, anche gli altri sensi ne godono se si predilige la stagionalità: polpa soda, colore vivido, profumo fresco, rumore “scroccarello” in segno di freschezza. E non parlo di perfezione del prodotto, anzi, mi fanno un po’ specie quelle verdure che non hanno neppure un’imperfezione…ma saranno vere?…
Insomma scegliere frutta e verdura di stagione vuol dire scegliere la qualità! Basta anche un po’ di immaginazione per sentire che forse un frutto si nutre pienamente alla luce del sole e un po’ meno con stimoli più “artificiali”. Un altro aspetto da non sottovalutare è il prezzo. Tendenzialmente se acquistiamo prodotti fuori stagione il prezzo è molto più elevato poiché probabilmente o è importato o è coltivato con tecniche che richiedono costi maggiori. Comprendo che a volte, e soprattutto nella stagione invernale, mangiare sempre cavoli e broccoli, alla lunga possa stancare e qui, sarà la vostra fantasia in cucina a lenire la noia dei sapori. Ma quant’è bello e sorprendente accogliere i nuovi frutti della stagione che sta arrivando? In autunno mi allieto con il sapore zuccherino e il colore vinaccio dei fichi, in inverno mi stuzzica la freschezza dei mandarini, in primavera inizio a desiderare le fragole e in estate mi lascio avvolgere da angurie, meloni, ciliegie, pesche…il faticoso caldo estivo diventa alibi perfetto per rinfrescarsi con queste deliziose primizie…e questo solo per quel che riguarda la frutta! Ormai ci siamo abituati ad avere tutto a disposizione snaturando l’essenza del ciclo che di per sé ha un senso ed un significato. L’essere umano pretende di voler controllare tutto e ha la presunzione di “subordinare” la Natura e sostituirsi ad essa. Ma qual è il prezzo che paghiamo (oltre il costo effettivo!!!). Il prezzo è che non ci si stupisce più di nulla e si prende per scontato anche ciò che non lo è. Si perde il rispetto per la Madre Terra e così facendo, lo si perde anche per noi stessi perché noi facciamo parte di quell’humus e rinnegarlo significa ripudiare una parte di noi, quella legata all’umiltà, alla semplicità e all’ ”originarietà”.
Giochino… Quale stagione sentite vi appartenga di più? In quale periodo dell’anno vi sentite maggiormente a vostro agio? Avete un rito in base al quale quando arriva una certa stagione morite dalla voglia di preparate un piatto particolare?
A proposito…buona primavera a tutti…









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