La psicologia esoterica

Postato da on December 19, 2013 in eso-pensieri | 0 commenti

La psicologia esoterica

L’esoterismo è una forma di crescita interiore che trae origine dalle risorse intime di ciascuno di noi. La psicologia esoterica, curando la centralità dell’essere umano, non coltiva alcuna tendenza che si allontani dalla realtà o che sia un esercizio di inutile speculazione filosofica, quantunque notoriamente parlare di esoterismo crei titubanze e pregiudizi nell’immaginario collettivo.

Molte sono le critiche accademiche alla psicologia esoterica: per alcuni non è mai esistita o non esiste, per altri è una forma di occultismo o di magia. Così spesso si associa all’esoterista la figura dell’asceta, quasi fosse un acchiappa nuvole.

A fronte di queste considerazioni, una conclusione superficiale lascerebbe intendere che l’approccio di tipo esoterico risulti obsoleto, inutile e dannoso, nel comune vivere in società. Si relegherebbe così l’argomento ad una semplificazione che coltivare l’esoterismo sia in realtà un privilegio di pochi.

Al contrario, molti hanno ritrovato nell’esoterismo una linea di pensiero che ha favorito una crescita interiore e una giustificazione al senso del vivere.

Dal mio punto di vista cito l’esempio del percorso fatto da Jung, per giustificare non solo la funzione del simbolismo come modello di riferimento, ma anche la ricerca di  spiritualità che il noto indagatore della psiche  ha sempre coltivato, sconfinando anche nello spiritismo.

Ritengo sia essenziale, per chi lavora nella relazione d’aiuto, utilizzare anche gli aspetti esoterici quale modello operativo a cui riferirsi.

L’esoterismo è un patrimonio di tutti i ceti sociali, con cultura o senza cultura.

Può anche essere letto in chiave filosofica, come esoterismo speculativo,  frutto della conoscenza,  meglio definibile come esoterismo gnostico.

Un’ ulteriore forma di elaborazione spirituale è chiamata exoterismo ed è riconducibile ad un atteggiamento trascendente (divino), la cui movimentazione animica porta ad uno stato di contemplazione.

Evidentemente si tratta di una intermediazione sacerdotale, riconducibile ad una organizzazione gerarchica (per esempio una religione organizzata).

In questo caso si osserva il compimento di un atto di fede, attraverso l’azione di un culto, la cui elaborazione è un credo religioso.

Già l’uomo di Cro Magnon, a modo suo, utilizzava rituali esoterici: nella tumulazione veniva esercitata una primitiva forma di meditazione, nei confronti del compimento di un viaggio verso l’ignoto, rappresentato anche graficamente nell’arte rupestre.

I reperti ritrovati nei territori attualmente occupati dall’attuale Iran, Iraq e coste mediterranee, testimoniano il percorso della conoscenza esoterica, che da oriente proviene e si consegna alla cultura accadica, sumerica, ai babilonesi ed infine al contatto con la più antica egizia, depositaria dei segreti primordiali. Contemporaneamente si diffondono quelle esperienze mistiche che approdano in occidente e che fanno della Grecia ed in seguito della Magna Grecia, l’ambito territoriale che definisce storicamente la nascita della psicologia esoterica.

L’origine del sentire esoterico vede in Talete e in Pitagora, i primi maestri occidentali, fondatori del nascente pensiero spirituale.

Inoltre il bacino del Mediterraneo contiene tutti i germi, le contaminazioni religiose, cultuali e storico politiche, che fanno dell’Europa la culla della civilizzazione e la nascita del pensiero mistico e trascendente come fonte di ricerca e applicazione anche nell’ambito della psicologia.

Alla prossima 😉



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